Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Caro Giorgio
Quando ho ricevuto la notizia della tua morte, stavo facendo la valigia per andare a Cinisi, alla manifestazione per Peppino Impastato che ci sarà sabato.
Il primo impulso è stato capire. Ho telefonato a tua nipote e sono corso all’ospedale, sperando di trovare qualcuno. Niente. Allora sono stato da solo alla Pubblica Assistenza fino alle sette e mezzo della sera. Ma tu non arrivavi. Lì ho pensato al 25 aprile, l’ultima volta che ci siamo visti e alla battuta finale. - Ora stai altri due mesi senza farti vedere!-
Porca miseria Giorgio, stavi morendo ma tu non ci pensavi e infatti dal terrazzo quel giorno,ai giovani in bicicletta hai parlato di futuro.
Oggi mentre stavo seduto ad aspettarti ho pensato che non sarei partito per la Sicilia. Volevo essere al tuo funerale. Ho chiuso gli occhi e ho visto le bandiere rosse e poi i volti di Uliano, di Otello, di Danilo, di Giuliano Filidei e molti altri. Del Vanni, che all’ultimo fuori di testa declamava poesie alla Romagna e poi il maestro Menotti e tanti altri.
Poi ho deciso di andare a Cinisi..
Se ti avessi chiesto- Vuoi che partecipi al tuo funerale o vada ad una manifestazione antimafia?- Mi avresti detto sorridendo che ero il solito scemo a fare certe domande.
Caro Giorgio sabato ad accompagnarti ci saranno tanti giovani che ti hanno voluto bene e che sopportavano anche le tue sfuriate burbere. Qualcuno piangerà come ho fatto oggi in silenzio su quella panchetta della P.A. , ma tutti saranno contenti di portare dentro di sé il tuo ricordo. Io sarò lì con loro, idealmente.
Caro mio, grazie per tutto. Tu lo sai che ti volevo bene, come tu lo volevi a me.
Per salutarti definitivamente, ti voglio ricordare con gli occhi sorridenti di quando mi hai raccontato, non un’impresa partigiana sui monti di Agnano, ma di quando il Partito ti mandò negli anni sessanta a “recuperare” La Castellina che arrivava da Roma per un dibattito in città.
-Gabriele, una donna (ma tu hai usato un’espressione più colorita) bella così non me l’aspettavo, non l’avevo mai vista, mica c’era la televisione. Sai quante notti l’ho sognata in seguito…..- E qui mi fermo.
Ciao Comandante, che la terra ti sia lieve, noi siamo al tuo fianco.
Gabriele