Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Due iniziative per la lista SÌ Toscana a sinistra
Mercoledì 13 maggio: #SÌpartecipa
La pratica la democrazia è al centro del nostro progetto politico: proprio per questo vogliamo far parlare i bisogni delle cittadine e dei cittadini, per intessere il nostro programma di lavoro con le ansie e le speranze delle persone e con le lotte dei soggetti collettivi. Mercoledì 13 maggio, a partire dalle ore 19:00 presso le Logge di Banchi (Pisa), la lista SÌ - TOSCANA A SINISTRA invita cittadinanza e associazioni a prendere parte ad una assemblea pubblica. Un autentico speakers corner, uno spazio di discussione pubblica e aperta in cui presentarci pubblicamente e in cui diciamo: ECCO I NOSTRI #SI.
Giovedì 14 maggio: assemblea con Tommaso Fattori, Paolo Ferrero e Andrea Corti
Giovedì 14 maggio alle 21:15, al Circolo Arci Pisanova in via Vittorio Frascani a Pisa, arriva Tommaso Fattori, candidato presidente della lista SÌ - Toscana a sinistra. Parteciperà ad un’assemblea con il Segretario nazionale di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero e il candidato al consiglio regionale per la lista SÌ Andrea Corti sul tema "La truffa del debito pubblico", titolo anche dell'ultimo libro scritto dal segretario di Rifondazione Comunista.
“La prima battaglia che qualsiasi consigliere eletto a mio modo dovrebbe sostenere - spiega Andrea Corti - è quella contro la mistificazione dell’indebitamento pubblico e ai tagli devastanti agli enti locali, regioni comprese, che ne sono conseguiti”.
“Il nostro paese - prosegue il candidato della lista SÌ- ha un avanzo primario attivo ormai da molti anni, ma il debito continua ad aumentare, ci siamo chiesti perché? Se paragoniamo il paese a una famiglia è come se a fronte di un reddito mensile diciamo di 2500 euro ne spendessimo 2200 per i bisogni, avremmo un avanzo primario di 300 euro, ma se ogni mese dovessimo spenderne altri 400 di interessi ci ritroveremmo mese dopo mese sempre più indebitati e costretti a contrarre le spese per i bisogni reali inclusi quelli essenziali. Questo è quello che sta succedendo in Italia, che è successo drammaticamente in Grecia e in altri paesi dell’eurozona, si contraggono le spese per la sanità, per i trasporti, per la scuola, per l’assistenza per garantire interessi quasi usurai a chi ha speculato sul mercato finanziario del debito pubblico, senza per altro ottenerne riduzioni significative”.
Corti chiarisce bene il senso della propria candidatura e del progetto del SÌ: “Andare in regione vuol dire poter aprire da subito un conflitto diretto con i governi delle larghe intese e del PD per porre con forza la questione degli interessi speculativi sul nostro debito pubblico”.