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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
PICCOLE STRAGI
Filettole: la strage del canneto

13/5/2015 - 8:57



Nel momento in cui le truppe tedesche della 16a Divisione SS "Reichsfuhrer" del generale Simon si apprestano a lasciare la scuola di Nozzano, che dalla fine di luglio è stata sede del comando e campo di detenzione dei prigionieri politici, si pone il problema della sorte dei circa 40 individui ancora lì rinchiusi.

 

Si tratta di persone provenienti da diverse località della Versilia, del pisano e della piana di Lucca, rastrellate in diversi momenti tra la fine di luglio e gli ultimi giorni di agosto: tra essi, anche tre sacerdoti, don Libero Raglianti parroco di Valdicastello di Stazzema, rastrellato il 12 agosto; don Giorgio Del Fiorentino, parroco di Bargecchia (Massarosa); don Angelo Unti, di Lunata di Lucca, rastrellato il 16 agosto insieme a don Giorni Bigongiari che - al pari di altri religiosi - dopo esser transitato da Nozzano viene deportato a Massa.

 

La sera del 29 agosto i prigionieri vengono caricati su un camion e condotti nei pressi del ponte sul Serchio che collega Ripafratta alla strada che conduce verso ovest a Filettole e Vecchiano, e verso est appunto a Nozzano. Qui, in località Laiano, alcune bombe alleate hanno scavato una serie di ampi crateri. Tutti i civili vengono fatti schierare in fila, lungo questa buca del terreno, e falciati a colpi di mitragliatrice. Quindi, i soldati tedeschi fanno esplodere una serie di mine per seppellire e coprire i corpi.


Le prime vittime sono riesumate nell'ottobre successivo, ma mancano all'appello ancora una trentina di persone. Solo nel febbraio 1946 verranno riesumati i corpi di queste vittime: le operazioni di riconoscimento si protrarranno dal 26 febbraio sino al 10 marzo.


L'episodio va addebitato alla 16a Divisione SS del generale Simon, e in particolare alla Felgendarmerie divisionale, guidata dal tenete Gerhard Walter.

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