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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Un altro 23 maggio…
Sono passati 23 anni da quel 23 maggio 1992

18/5/2015 - 11:50

Un altro 23 maggio…

 

Sono passati 23 anni da quel 23 maggio 1992 quando la mafia siciliana perpetrò la “Strage di Capaci”, l’attentato dinamitardo in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
57 giorni dopo, il 19 luglio 1992, nella “Strage di via D’Amelio” trovò la morte anche il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono diventati il simbolo della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, due esempi di vita per tutti noi. Affinché la loro morte non sia stata vana, occorre da parte nostra continuare a ricordarli e a imitarne l’impegno civile, nonché adoperarci quotidianamente per portare avanti le loro idee - che sono anche le nostre!
Come fare? Un modo per impegnarci attivamente nella battaglia di civiltà contro le mafie sta nel sostenere le undici cooperative di Libera-Terra che operano sui terreni confiscati alla criminalità organizzata. Queste cooperative hanno bisogno di sostegno economico e solidarietà in quanto rappresentano un simbolo visibile e concreto di come possa davvero esistere un’economia pulita, un’economia giusta che dà lavoro agli uomini e alle donne nel rispetto dell’ambiente e del territorio.
L’ultima cooperativa Libera-Terra costituitasi in ordine cronologico è la cooperativa “Rita Atria” di Castelvetrano (TP) il cui presidente, Sebastiano Mancuso, sarà ospite della cena della legalità organizzata dall’Agenzia UnipolSai ABC SrL di Pisa insieme con Confesercenti Toscana-Nord, in collaborazione con CGIL e con il patrocinio di Libera, Avviso Pubblico, Comune e Provincia di Pisa. La cena si svolgerà presso il ristorante “La Perla del Bosco” (via Pisorno - Tirrenia) martedì 9 giugno 2015 alle ore 20.
Oltre a Sebastiano Mancuso, sarà ospite della cena anche il referente provinciale di Libera-Trapani, Salvatore Inguì. Per prenotarsi telefonare al n. 050.540540.
 
 
 

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19/5/2015 - 23:27

AUTORE:
Andrea

Visto il mio interesse a partecipare insieme ad alcuni amici chiedo cortesemente quanto e' il contributo per la cena.
Grazie!!