Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
TANTE IPOCRISIE, UN'UNICA RADICE
Una girandola di ipocrisie intrecciate collega questioni in apparenza slegate come la ragazza fatta oggetto di offese razziste a scuola, l'annunciata (e ritirata) sospensione degli studenti anti-Invalsi, la minaccia alla Casa della Donna e la mobilitazione per il diritto a scuole sicure, avviata da studenti, genitori e docenti del Buonarroti di Pisa. Aggiungiamo, abbondiamo, i problemi delle biblioteche a partire dalla Provinciale e dall'Universitaria e anche il prestito del San Paolo del Masaccio e dei marmi di Nicola e Giovanni Pisano per il padiglione italiano dell'Expo'.
E' piu' che doveroso condannare il razzismo (sembra impossibile doverlo ancora fare nel XXI secolo), ma allora perche' non promuovere davvero un'educazione alle differenze, che ne evidenzi la bellezza e la ricchezza per ogni persona umana? Perche' la “Buona Scuola” ha bocciato la proposta di legge di Sel sull'educazione sentimentale nelle scuole? Per quale motivo parlando di differenze si leva la grancassa dell'omofobia? Perche' le amministrazioni locali litigano per non accogliere gli immigrati, legittimando in questo modo xenofobia e diffidenza e razzismo? Giusto avere una scuola sicura, ma da dove arriveranno i fondi? Magari svendendo ai privati la storica sede della Casa della Donna, in via Galli Tassi, di proprieta' della Provincia, ringraziando la legge Del Rio che solo in Toscana provochera' il dissesto di 8 province tra quest'anno e il prossimo? E quel lavoro insostituibile e preziosissimo di cultura e di centro antiviolenza, gia' ora in pericolo per i mancati finanziamenti, come potra' andare avanti? Venendo agli studenti, quale migliore ipocrisia da parte dello Stato che dichiarare l'anonimato delle prove Invalsi e poi minacciare di sospenderli e comunque ammonirli per aver “sabotato” la fascetta identificativa? La “Buona scuola” supportera' il pensiero critico o il pensiero unico, visto che al carrozzone Invalsi sono stati destinati 8 milioni di euro in piu'? Le biblioteche in sofferenza, le opere d'arte che rischiano la loro preziosa esistenza per una fiera, le scuole da rifare in tutta la provincia di Pisa (che ne e' del polo scolastico di San Miniato, dove da sette anni gli studenti del liceo sono alloggiati in un centro commerciale abortito a lato della rotonda della superstrada?), sono tutti sintomi di un degrado che e' prima di tutto culturale, figlio della cultura dell'efficienza, dell'aziendalizzazione, del tornaconto solo economico, una cultura neoliberista che ha fatto breccia anche in partiti che si consideravano di sinistra, e che la legge sulla scuola, che ha appena superato il passaggio alla Camera, e' del tutto incapace a contrastare, anzi dara' una mano a trionfare.