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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Da San Rossore a Capo Nord
“Pedala per un Respiro”

2/6/2015 - 18:10

L’impresa servirà a raccogliere fondi per la Lega Italiana Fibrosi Cistica, che si occupa di sostegno alla ricerca e di assistenza ai malati e alle loro famiglie. Il nome del gruppo è un omaggio al lavoro dei quattro ciclo-turisti, tutti dipendenti delle Ferrovie, “ci siamo conosciuti a Torino quando eravamo militari – racconta Mario, 41enne siciliano di origine e pisano di adozione – insieme abbiamo frequentato il corso del Genio Ferrovieri. Ci siamo persi di vista per molti anni, è stata la bicicletta che ci ha fatto incontrare di nuovo, anche se oggi io abito a Pisa (Vecchiano, nota red.) e gli altri sono sparsi tra Emilia, Marche e Umbria”.
“L’idea ci è venuta dopo aver conosciuto un collega che ha il figlio malato di fibrosi” ricorda Mario, “una malattia incurabile che colpisce molti bambini”. Da qui è nata la volontà di rendersi utili con un’iniziativa che si chiama Pedala per un respiro. Un nome che non è stato scelto a caso, i bambini che soffrono di fibrosi accusano infatti problemi respiratori e utilizzano spesso le cyclette per la riabilitazione.
I Ciclomacchinisti invece pedaleranno davvero, almeno per 30 giorni di seguito con tappe da 160 km circa di media. Il viaggio dei quattro Ciclomacchinisti ha preso il via dall’ospedale Meyer di Firenze, dove ha sede il Centro Fibrosi Cistica, e toccherà diversi centri specializzati dedicati alla lotta contro la malattia, da quello di Cesena a quello di Verona fino agli altri che incontreranno risalendo l’Europa fino a Capo Nord. Per sostenere la Lega sarà possibile acquistare simbolicamente alcuni km del percorso, chi vorrà potrà partire con il gruppo e percorrere insieme a loro un tratto di strada pagando una quota di iscrizione in forma di contributo alla Lega.
I Ciclomacchinisti racconteranno il loro viaggio in tempo reale attraverso la loro pagina Facebook, pubblicando aggiornamenti periodici anche su un blog.
Elena, moglie di Mario, non è oggi, 2 giugno, di là dal Baltico dove è il marito, lei con  la figlia è con noi del Maggio Migliarinese in San Rossore di là dal Serchio, a godere con noi della magnifica giornata di socializzazione, di conoscenza della Natura, a parlare del toccante lavoro del marito e dei suoi amici, a farci sapere che  pedalare per un piatto di zuppa è molto diverso da Pedalare  per un respiro.

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4/6/2015 - 13:59

AUTORE:
Ultimo.

............ signora Elena che è " piovuta " nel nostro comune. ....... Essere piovuta vuol dire essere calata dal cielo. Molti invece di essere piovuti sono stati raccattati ........ e la differenza è tanta. .......... Ultimo.

3/6/2015 - 23:10

AUTORE:
elena

Grazie a Umberto Micheletti per l'articolo. Essendo, io e mio marito Mario Gulino, "piovuti" in territorio Vecchianese ci fa piacere partecipare a delle attività che mettono in moto il corpo e la mente. Bella questa passeggiata in San Rossore del maggio migliarinese . La bici unisce tutti i popoli e culture. Diffondiamone il suo uso!