Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L’impresa servirà a raccogliere fondi per la Lega Italiana Fibrosi Cistica, che si occupa di sostegno alla ricerca e di assistenza ai malati e alle loro famiglie. Il nome del gruppo è un omaggio al lavoro dei quattro ciclo-turisti, tutti dipendenti delle Ferrovie, “ci siamo conosciuti a Torino quando eravamo militari – racconta Mario, 41enne siciliano di origine e pisano di adozione – insieme abbiamo frequentato il corso del Genio Ferrovieri. Ci siamo persi di vista per molti anni, è stata la bicicletta che ci ha fatto incontrare di nuovo, anche se oggi io abito a Pisa (Vecchiano, nota red.) e gli altri sono sparsi tra Emilia, Marche e Umbria”.
“L’idea ci è venuta dopo aver conosciuto un collega che ha il figlio malato di fibrosi” ricorda Mario, “una malattia incurabile che colpisce molti bambini”. Da qui è nata la volontà di rendersi utili con un’iniziativa che si chiama Pedala per un respiro. Un nome che non è stato scelto a caso, i bambini che soffrono di fibrosi accusano infatti problemi respiratori e utilizzano spesso le cyclette per la riabilitazione.
I Ciclomacchinisti invece pedaleranno davvero, almeno per 30 giorni di seguito con tappe da 160 km circa di media. Il viaggio dei quattro Ciclomacchinisti ha preso il via dall’ospedale Meyer di Firenze, dove ha sede il Centro Fibrosi Cistica, e toccherà diversi centri specializzati dedicati alla lotta contro la malattia, da quello di Cesena a quello di Verona fino agli altri che incontreranno risalendo l’Europa fino a Capo Nord. Per sostenere la Lega sarà possibile acquistare simbolicamente alcuni km del percorso, chi vorrà potrà partire con il gruppo e percorrere insieme a loro un tratto di strada pagando una quota di iscrizione in forma di contributo alla Lega.
I Ciclomacchinisti racconteranno il loro viaggio in tempo reale attraverso la loro pagina Facebook, pubblicando aggiornamenti periodici anche su un blog.
Elena, moglie di Mario, non è oggi, 2 giugno, di là dal Baltico dove è il marito, lei con la figlia è con noi del Maggio Migliarinese in San Rossore di là dal Serchio, a godere con noi della magnifica giornata di socializzazione, di conoscenza della Natura, a parlare del toccante lavoro del marito e dei suoi amici, a farci sapere che pedalare per un piatto di zuppa è molto diverso da Pedalare per un respiro.