none_o

È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com


Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Umberto Mosso
none_a
Di Roberto Zangheri
none_a
Intervista a Maria Elena Boschi
none_a
di Mario Lavia
none_a
di Massimiliano Ghimenti
Sindaco di Calci"
none_a
di Emanuele Cerullo
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dal Wueb
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
La Foto
Migliarino, piazza Mazzini

6/6/2015 - 16:49


Piazza Mazzini è la piazza che affaccia sull'Aurelia.

Nella foto si vede il vecchio distributore della ERG, sostituito poi da uno più moderno, a gestione congiunta Microbo (Stefani Spartaco) e  Secondo Baglini.

 

Non ci sono molte automobili in vista nel paese ma la sua posizione rimane strategica essendo posizionato su una strada statale che avrà comunque avuto un certo traffico di veicoli. 

 

Dietro il distributore non c'è ancora il Bar del Gelli e questo potrebbe dare l'idea della data della foto che è sconosciuta.

 

A sin Bar Trattoria da Giorgio, di cui non ho ricordo e mi domando anche se la strada in primo piano gira sotto il ponte della ferrovia, nel suo tracciato originale, oppure se esista già la deviazione che va diritto, lungo la ferrovia, per arrivare all'ingresso dell'autostrada. 

 

Non sembra, il piazzale non è asfaltato e sulla strada si vedono traccce di polvere.

 

"L'autostrada A11, nota anche come Firenze-Mare, è cronologicamente la seconda autostrada italiana, costruita durante il ventennio fascista dopo l'autostrada dei laghi. Nella numerazione delle strade europee la A11 è la E76.

Fu realizzata negli anni dal 1928 al 1932 per iniziativa dell'EAT (Ente per le Attività Toscane), che aveva l'appoggio del Sottosegretario alle Comunicazioni Alessandro Martelli, del federale di Lucca Carlo Scorza e di Alessandro Pavolini, allora segretario della federazione provinciale del PNF di Firenze.

Scopo della nuova arteria autostradale era, oltre a migliorare la rete viaria regionale, quello di creare un collegamento turistico veloce tra Firenze, Montecatini Terme (allora località molto in voga) e la costa della Versilia. La progettazione del tracciato fu opera di tre "luminari" del tempo, ossia gli ingegneri Bartolini del Genio Civile di Firenze; Frosali, capo dell'ufficio tecnico della Provincia di Firenze e Marrucchi.

La nuova autostrada fu costruita dalla società "Le autostrade toscane" ed i lavori furono effettuati dalle ditte degli imprenditori Saverio Parisi e Piero Puricelli (quest'ultimo tra gli ideatori della Milano-Laghi). La realizzazione, sebbene effettuata in tempi veloci per l'epoca, vide però anche alcuni fatti di malcostume e qualche scontro con i proprietari dei terreni tagliati dalla nuova arteria: in alcuni casi, qualche possidente particolarmente potente riuscì persino a fare modificare il progetto originale per tutelare i propri interessi. Non mancarono proteste da parte della popolazione locale: a Prato si disse che l'autostrada avrebbe impedito lo sviluppo a sud della città e che avrebbe sottratto terre fertili alle attività agricole, utili in piena "battaglia del grano" mentre l'autostrada sarebbe stata a vantaggio solo dei ricchi che andavano in ferie a Viareggio o a Forte dei Marmi.

Il costo della Firenze-Mare fu di 120 milioni di lire dell'epoca, quasi tutto a carico degli enti locali e di alcuni privati."

 
 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

10/6/2015 - 13:59

AUTORE:
3MENDO

Come sarebbe bello rivedere la piazza sgombra da automobili, magari con qualche pianta e qualche panchina.
Come sarebbe bello allontanare un po' di traffico e di inquinamento.
Come sarebbe bello pensare di avere questa piazza vivibile.
Come sarebbe bello ... ma continua a non esserlo!

7/6/2015 - 10:03

AUTORE:
mix

La foto dobvrebbe essere degli anni '50. Il bar dietro il distributure non era ancora del Gelli , ma la proprietaria era una certa Sig.ra Assunta.