Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
«… Stiamo bruciando, intasando, fumando e mangiando questo pianeta. Aggiungiamo un miliardo di persone in più ogni tredici anni: se hanno bisogno anche solo di una lampadina da 60 watt per quattro ore al giorno dovremmo costruire venti nuove centrali a carbone da 500 megawatt» …leggo questa frase in un intervista e sorrido perché ho sempre pensato qualcosa di simile, un po’ meno poetico, ma simile…se ogni persona sul pianeta usasse la carta igienica quando va in bagno e tirasse lo sciacquone?
Il 5 giugno era la Giornata mondiale dell’Ambiente.
La parola ambiente deriva dal latino ambiens, participio presente del verbo ambire, circondare, andare attorno.
Ambiente è il luogo in cui si svolge la vita dell’uomo, degli animali e delle piante, è il paesaggio con i suoi equilibri e con i suoi ritmi, è l’insieme delle risorse come patrimonio da conservare e proteggere da distruzione inquinamento e degrado.
Perché in Italia è così difficile proteggere l’ambiente e la natura e utilizzare in modo ragionevole il territorio?
L’ambiente è ciò che ci circonda o noi abbiamo circondato l’ambiente?
“…mare in gabbia, pinete a rischio lottizzazione, costruzioni in zone franose, montagne ricoperte di fili e tralicci, dissesto idrogeologico, alluvioni e frane…una malformazione politica e culturale che ci fa affermare che la difesa dell’ambiente naturale costa troppo, mentre le mancate opere di tutela rovesciano sulla collettività alti costi. La difesa della natura rende di più di quel che costa. Serve una drastica riconversione culturale, perché suolo, territorio e ambiente sono una risorsa limitata…altrimenti tra poco la terra ci sarà strappata sotto i piedi.”
Non sono parole mie, non sono parole di oggi, eppure potrebbero esserlo, sono parole di Cederna, nel libro Il Rovescio della città del 1987
Se possibile il quadro generale non è assolutamente migliorato, anzi. Eppure di proclami sulla difesa dell’ambiente se ne sentono, dichiarazioni di intenti che poi non trovano realizzazione.
“I dati dimostrano che il tasso di consumo delle risorse del pianeta non è sostenibile e verosimilmente ad un punto critico in cui la naturale capacità rigenerativa della Terra potrebbe essersi esaurita per sempre. Attualmente l’umanità consumate risorse che equivalgono ad 1,5 pianeti. Questo significa che alla Terra ci vuole un anno e sei mesi per rigenerare quello che consumiamo in un anno. Se gli attuali modelli di consumo e produzione rimangono gli stessi di adesso e tenendo conto dell’aumento della popolazione, entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per mantenere i nostri stili di vita.”
Siamo un po' come il protagonista del "Giro del mondo in 80 giorni", quando quasi alla fine del suo viaggio, avendo finito il carburante, comincia a bruciare parte del mezzo su cui viaggia.
Leggo sul sito ufficiale che “il tema di quest’anno della Giornata Mondiale dell’Ambiente – Sette miliardi di sogni. Un Pianeta. Consumare con moderazione – riflette la sfida di creare opportunità per uno sviluppo economico inclusivo e sostenibile, cercando allo stesso tempo di stabilizzare il tasso di utilizzo delle risorse e di ridurre gli effetti sull’ambiente.
Qual è quella cosa che ti impegni a fare per poter ristabilire la naturale capacità rigenerativa del nostro pianeta? Andare a lavoro in bicicletta, cambiare le tue lampadine, riparare dei tubi che perdono o riciclare vecchi dispositive elettronici? Se ognuna dei sette miliardi di persone facesse un cambiamento verso uno stile di vita sostenibile, come sarebbe il nostro mondo?
Quest’anno, la Giornata Mondiale dell’Ambiente sfida ognuno a reimmaginare i suoi sogni per una vita buona dissociata dell’eccessivo consumo.”
Sono polemica, la parola sogno, non mi sembra appropriata, i sogni non bastano più, servono azioni, atteggiamenti, comportamenti e abitudini diverse, ma soprattutto servono politiche di sostegno al cambiamento. Ma mi salta all’occhio anche la cifra 7 miliardi, che poi sono gli abitanti della Terra e penso alle guerre fatte per appropriarsi di territori e di risorse, penso a chi non ha nulla e penso che forse la pace ha delle armi che non usa, scuole, ospedali, acqua, abitazioni, cibo, semi, terre, ambiente, e che la pace è figlia della giustizia, intesa come equa distribuzione dei beni che la terra offre e che basterebbero per tutti.
Ad esempio i dati dicono che un terzo di tutto il cibo che viene prodotto nel mondo va perduto o sprecato a causa di abitudini inappropriate e inopportune, quando vi sono 870 milioni di persone che soffrono la fame.
Ogni italiano butta via circa 150 kg di cibo all’anno per un totale di quasi 9 milioni di tonnellate, pari a circa 15 miliardi di euro e a quasi l’1% del PIL.
Ambiente e etica, pace e giustizia sociale…una complessità che ha bisogno di noi, di 7 miliardi di sogni…ma di quei 7 miliardi di persone tanti non hanno neanche la possibilità di sognare, o facciamo finta di nulla?