none_o

In questo nuovo articolo di Franco Gabbani si cambia completamento lo scenario.

Non avvenimenti storico- sociali, nè vicende di personaggi che hanno segnato il loro tempo.Il protagonista è questa volta è il fiume Serchio, l'attore sempre presente nella storia del territorio, con grandi vantaggi e tremendi disastri.

Ma non manca il tocco di Franco nell'andare ad esaminare grandi lotte politiche e piccoli episodi di vita comune legati al compagno di viaggio nella storia del nostro ambiente. 

Il fu presidente Biden lascia la carica e fa un bel .....
E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di - Maestra Antonella
none_a
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
Caro Babbo Natale
ti prego di accontentare tutti i bambini del mondo
Tu che sei gioviale, paziente, infaticabile, bonario e rubicondo
cerca di accontentarli .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
San Giuliano Terme
Il realismo magico di Mauro Da Caprile

11/6/2015 - 13:08

                       Il realismo magico di Mauro Da Caprile

La mostra sangiulianese di Mauro da Caprile si avvale dei commenti critici della professoressa Paola Pisani Paganelli, scrittrice pisana:
“La mostra che s’inaugura il 13 giugno (sala espositiva della ex Stazione ferroviaria di S. Giuliano Terme) snoda un’antologia di 23 dipinti in un percorso coinvolgente sia nel taglio contenutistico  che nelle soluzioni stilistiche.

 Nella selezione presentata l’acqua è un tema ricorrente, sia perché caratterizza il territorio sangiulianese ospitante, a storica vocazione termale, sia perché metafora ancestrale come fonte di vita ed elemento purificatore che rigenera. L’edificio settecentesco delle Terme si esibisce come soggetto privilegiato,  riprodotto con fedeltà figurativa. Eppure è qui che  si coglie la forza con cui l’artista trasfigura il dato realistico più abituale, lo spoglia del peso della materia e lo proietta nella dimensione del metafisico, del sublime, dove galleggia al di sopra delle vicende umane e si smaterializza nella visione onirica. Distilla un simbolo puro nell’eternità spazio-temporale.

Stessa operazione per altre architetture della zona. E’ il caso del Cafè Haus, icona,  con il raffinato edificio termale, del paesaggio di Bagni S. Giuliano.

 E’ il caso della neogotica Bigattiera di villa Roncioni di Pugnano, ispiratrice di un dipinto d’inquietante impatto surreale. Spesso l’artista nello stesso quadro assembla  in modo inconsueto  soggetti disparati. Che navigano in spazialità libere da coordinate temporali e geografiche. E’ approccio a una realtà-altra. Che compone e scompone le apparenze fenomeniche, le spoglia della concretezza e della quotidianità, ne insegue  le analogie e le corrispondenze nascoste nell’ordine diverso da quello razionale. Esplora il lato in ombra delle cose. Una percezione non logica ma intuitiva per accostarsi alla rete sotterranea di suggestioni che legano in un nodo  misterioso  l’unità del tutto.

  Se attraversi il  mondo di Da Caprile,  ti garantisci un tour  libero dai confini. Senti l’infinito ( non a caso, il titolo di un’opera-manifesto). Il suo linguaggio è un patchwork di passato e presente, storia e fantasia, frammenti mitologici-classici-futuribili, immagini guizzanti di dinamismo o bloccate nella staticità, pennellate impressionistiche e  stesure iperrealiste, vortici di cromatismi,  vaporosità surreali… Alchimia  visionaria e immaginifica nel mix di concretezza e astrazione, realismo e magia. 

 Per  questo  i  quadri dell’artista pisano sollecitano uno spazio di silenzio in più per decifrare l’alone inafferrabile, il senso nascosto delle apparenze.

Bisogna centellinarlo l’iter della sua poetica: partire dal mondo reale per   incontrare nuove realtà  nel sogno, nel mistero, nello stupore.” 
 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri