Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
No, non c'è errore nel titolo!
Voi siete belle, ma siete vuote.
Non si può morire per voi.
Certamente, un qualsiasi passante
crederebbe che la mia rosa vi rassomigli,
ma lei, lei sola,
è più importante di tutte voi,
perché è lei che ho innaffiata.
Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro.
Perché è lei che ho riparata col paravento.
Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi,
o anche qualche volta tacere.
Perché è la mia rosa.
così scrisse Antoine de Saint-Exupéry, mentre un altro francese, Robert Sabatier (ma solo loro?) colpì in pieno con un aforisma perfetto:
Avendo la prosa una lettera di troppo, la rosa scelse la poesia.
si, ma andrene?
Le andrene sono queste piccole api solitarie che hanno scelto la rosa per farne la loro arnia profumata. Ora stanno dormendo fra i petali.