Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Non c’è giardino delle case del nostro comune, e dei confinanti, che non abbia una di queste piante.
La provenienza è sempre la stessa, ma non quella originaria delle dune della costa sud-est del Nord America, quelle un po’ più vicine a noi!
Leggete cosa si racconta su internet a proposito della pianta più odiata, ammirata e combattuta nel nostro territorio:
“L’aria delle nostre abitazioni è carica di sostanze tossiche invisibili e nocive. La yucca gloriosa è una buona difesa contro l’inquinamento. Assorbe il benzene (derivato dall’inchiostro per stampanti, dalle vernici dei muri, da alcuni detergenti). Combatte anche l’ammoniaca (rilasciata dalle sigarette e dai frigoriferi) e l’anidride carbonica emessa dai caloriferi. Il principio dell’antinquinamento si basa su uno scambio gassoso: le sostanze nocive presenti nell’aria vengono assorbite dalle foglie e trasformate in materia organica grazie alle radici. In seguito a questo processo, la pianta rilascia un’anidride carbonica molto più sana di quella assorbita. Questa pianta si rivela dunque un aiuto ecologico contro l’inquinamento domestico e posta vicino al computer assorbirà le onde elettromagnetiche.”
Mah!
Cambiate la penultima (25ma.) lettera dell’alfabeto moderno con l’ultima (26ma.) e il titolo sarà più chiaro!