Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
COMUNE DI SGT – riaccertamento straordinario dei residui - anno 2015 disavanzo di 2,8 milioni di euro, spalmato sui bilanci dei prossimi 20 anni.
Il 12 giugno u.s. in Consiglio Comunale, la maggioranza ha approvato una delibera, che, come prevede il D.L. 118 del 2011, modificato e coordinato con il D.L. 126/2014 (D.L. Governo Renzi) e la L. 190/2014 (Legge di stabilità 2015 – governo Renzi), spalma sui bilanci dei prossimi 20 anni il disavanzo derivante dal riaccertamento dei residui.
Per il riaccertamento dei residui effettuato da comuni e regioni, prevedono che aumenterà il debito pubblico di circa 10 miliardi. Il debito passerà da 2184 mld a 2194 mld. Invece di tagliare la spesa, si aumenta il debito.
Il D.L. 126/2014 all'art. 3 comma 15, riporta le modalità e i tempi di copertura dell'eventuale maggiore disavanzo al 1° gennaio 2015, rispetto al risultato di amministrazione al 31 dicembre 2014.
Diventa difficile comprendere l'approvazione del bilancio consuntivo 2014 con un avanzo di amministrazione superiore al milione di euro, e poche settimane dopo, constatare che nel riaccertamento dei residui vi è un disavanzo di 2,8 milioni, che graverà sui nostri nipoti (dopo 20 anni tale cifra sarà molto più alta).
Dire poi che è un disavanzo di natura tecnica, è il tentativo bislacco per continuare a non assumersi le proprie responsabilità.
Tutto ciò è questione prettamente politica. Quei residui derivano dalla scelte politiche delle amministrazione precedenti di cui alcuni esponenti della maggioranza, compreso il Sindaco, hanno prodotto, votando tutti i bilanci delle passate legislature.
Renzi, con la normativa emanata, non risolve i problemi in modo strutturale, ma li sposta in avanti, gravando sulle nuove generazioni. Non servono le leggi per applicare metodi contabili corretti, basterebbe una Madre di famiglia per far quadrare i conti.
Forse ci sbagliamo, ma tutto questo sembra avere delle analogie con qualcosa di già visto al Comune nel 2007 per tenere in piedi il bilancio, imploso solo pochi anni dopo, con l'uscita dal patto di stabilità e danni economici e finanziari tali dal portare al disastro il Comune e scaricare nelle tasche dei Cittadini il ripiano dei “buchi”, non si sa per quanti anni ancora.
Quanto approvato in Consiglio Comunale è tutto legittimo, ma se questa è la discontinuità promessa in campagna elettorale …….. ogni parola in più è superflua.
I Cittadini aspettano ancora fiduciosi l'abbassamento della pressione fiscale con le percentuali promesse: meno 10% su immobili di attività economiche, meno 15% addizionale irpef per isee fino a 15 mila euro, meno 20% Imu su abitazione con canone concordato, meno 30% Imu su abitazione in comodato ai figli o genitori.
Associazione Vivere San Giuliano Terme
Riccardo Cini