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Si conclude oggi a Marina di Pietrasanta, nell' ineguagliabile ambientazione della Versiliana, la mostra di Gavia "Ikonika a chi?", quadri in libertà nel verde parco delle Ninfee, terzo appuntamento che certifica la grande sintonia tra l'artista e l'importante festival artistico, culturale, politico,ecc...
La mostra, come racconta Gavia,  è un viaggio intimo, dove ognuno inventa un percorso, indugia davanti ad acquarelli, oli od organza dipinta, opere senza titolo, non solo per ammirarle, ma per dialogare con loro.

Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
Spesso negli Stati Uniti e quando ti trovi tra la mid .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

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di Carlo Bertini
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Roberto Sbragia – coordinate iniziative infrastruttura FiPiLi Forza Italia
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di Andrea Paganelli
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Reggio Emilia, da Venerdì 23 Agosto
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Di Umberto Mosso
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Fata Idro ha fatto un miracolo: quello vero balsamico salvifico.
In ausilio a fata Flora riesce a difendere,
proteggere, tutelare il mondo intero .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
San Rossore
Container per profughi a San Rossore: alcune precisazioni dell’Ente Parco

9/7/2015 - 20:52

Container per profughi a San Rossore: alcune precisazioni dell’Ente Parco
 
La Presidenza dell’Ente Parco, con riferimento al comunicato di Africa Insieme / Progetto Rebeldìa, ritiene opportuno fare alcune precisazioni.
Vale innanzitutto la pena di ricordare che l’Ente Parco è sempre stato sensibile al tema dell’ospitalità degli stranieri richiedenti asilo nel nostro Paese ed ha sempre inteso offrire la massima collaborazione alle istituzioni competenti, in primo luogo alla Prefettura, che con grande sforzo si sono adoperate per l’individuazione di soluzioni a quella che, negli ultimi tempi, è divenuta una vera e propria emergenza.
A marzo del 2014, grazie alla collaborazione offerta dalla Società della Salute e dalla cooperativa Paim, è stato possibile dare ospitalità nelle strutture di Piaggerta, in una zona di assoluto pregio ambientale all’interno della Tenuta di San Rossore, ad una quarantina di profughi, mentre di recente è stata nuovamente ospitata una dozzina di donne e bambini; in località Cascine Nuove, invece, sempre nel corso del 2014 è stata fornita dall’Ente Parco la disponibilità di un appartamento per ospitare un’altra dozzina di ragazzi, che sono riusciti ad integrarsi perfettamente nella piccola comunità di San Rossore.
È chiaro che la situazione verificatasi in questi giorni, col temporaneo posizionamento dei container in località Cascine Nuove, non ha niente a che vedere con l’ospitalità o con l’accoglienza, ma intende fronteggiare condizioni di emergenza alle quali l’Ente Parco, su richiesta della Presidenza della Regione e della Prefettura, ha ritenuto opportuno di non volersi sottrarre, dando anche in questo caso il proprio assenso alla eventuale accoglienza, nei limiti delle proprie possibilità, dei richiedenti asilo, anche in considerazione del fatto che a fianco dei container sono presenti i servizi igienici.
Ad oggi, d’altronde, i container non sono stati utilizzati: tali strutture dovrebbero infatti essere in grado di funzionare qualora dovessero verificarsi urgenze, come arrivi di massa nelle ore notturne, etc., per le quali non esiste altra soluzione, e solo per il tempo necessario a consentire il successivo smistamento delle persone in strutture adatte alla loro accoglienza. L’installazione avrebbe peraltro dovuto avere una durata limitata a pochi giorni – 3 o 4 – in attesa dell’allestimento di una sede definitiva.
Accostare a tutto ciò la firma delle leggi razziali di San Rossore del 1938, che portarono negli anni a venire a ben più serie e drammatiche conseguenze, sino alla deportazione nei campi di concentramento nazisti, sembra un paragone fuori luogo, e San Rossore non merita in alcun modo l’appellativo di “luogo della vergogna”.

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18/7/2015 - 13:26

AUTORE:
Eva

Quando sento parlare gli accaniti sostenitori dell'accoglienza indiscriminata che poi rappresentano il sistema politico- religioso che ci governa ,mi viene in mente una delle quattro scene a colori del film Schindler's list. Quella,durante il rastrellamento del ghetto,dove appare una bambina con un cappotto,solo quest'ultimo colorato di rosso. Come dire ciò che stava accadendo era evidente,era sotto gli occhi di tutti ,ma ci si ostinava a non vedere. A credere a ciò che veniva propagandato dal sistema, dal pensiero dominate nonostante l'evidenza dimostrasse il contrario. Esattamente l'atteggiamento mentale dei sostenitori dell'accoglienza dei nostri tempi. Per loro e' sufficiente chiamarli migranti, per non vedere che sono clandestini,persone oggetto dell'orribile traffico di esseri umani che,non essendo in nessun modo ostacolato, si sta rivelando l'affare di inizio millennio. Da perfetti ipocriti si punta il dito contro l'Europa per i naufragi nel Mediterraneo,senza vedere le migliaia di persone che muoiono nell'attraversamento di due,tre,quattro mila km di deserto,senza vedere le sevizie inenarrabili subite durante questo tratto,sempre gestito dalla malavita istituzionale o meno. L'atteggiamento di governi come il nostro che sanno benissimo cosa succede ma,anziché opporsi accoglie,a spese dei propri poveri,non fa altro che favorire il traffico,il massacro dei viaggi clandestini.Dal mio punto di vista chi non denuncia ,chi non combatte per fermare queste atrocità ne è complice. Esattamente come chi non riusciva a vedere il cappotto rosso della bambina nel film,e i morti africani pesano sulle loro cosciente ipocrite e borghesi di catto - comunisti al quale basta usare un aggettivo diverso da clandestini per sentirsi in pace. Ai quali basta spostare i poveri da un continente ad un altro per avere meritato l'encomio dell'altruismo. Ma non è questa la via per costruire la pace. Pensate forse che per costruire la pace si debba far venire tre quarti di mondo in Europa? Ci entriamo tutti ? Vi siete posti un limite di numero? Perché guerre ,fame ,profughi ambientali non sono solo in Africa c'è il Medio oriente,c'è l'Asia .....E dato il buon affare rivelatesi i trafficanti sono pronti ad agire in qualsiasi parte del mondo vi sia merce disponibile. Vi siete posti il problema ? Cosa farete ? Darete un numero come al supermercato ? O forse avranno diritto all'accoglienza solo i primi classificati ? Perché la via da voi seguita porta a questo. Solo al caos.

10/7/2015 - 14:10

AUTORE:
Gennarino

Per accogliere i "profughi" si è disposti a sconvolgere le componenti biotiche dell'ecosistema presente nel Parco di San Rossore.
Ma cosa si pretende di più