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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le Parole di Ieri
Da Conserva a Cremore

10/7/2015 - 13:36


CONSERVA
Lett: CONSERVA.
Si intendeva con questo nome la conserva di pomodoro, oggi disponibile in tubetti come concentrato. In epoca di assenza di congelatori o vasi ermetici per bollitura, la conservazione degli alimenti avveniva o per salatura (carne della bigongia, prosciutto ed altri affettati), oppure mediante il processo dell’essiccamento.
I pomodori ben maturi venivano prima bolliti nell’acqua e poi schiacciati e passati tramite un colino, un semplice rettangolo di tavolette di legno con in fondo una retina a maglie fini, che permetteva di togliere la buccia e i semi facendo filtrare solo il succo. Questo veniva poi disteso su delle lunghe tavole di legno di forma rettangolare, munite di piccoli bordi tutto intorno per impedirne la caduta.
L’esposizione al sole, anche per molti giorni, disidratava e concentrava il composto tanto da farlo diventare una polpa rossa e densa. Quando era della giusta consistenza veniva riposto in vasi di vetro o recipienti di terracotta ed utilizzato per tutta la stagione invernale.
Conserva era anche chiamato il luogo dove si raccoglieva il bottino ed il sugo delle bestie: l’insieme di paglia ed escrementi raccolti nella stalla, che venivano ammucchiati fumanti in un deposito nel cortile ed in seguito utilizzati per la concimazione degli orti e dei campi.
 
COPPO
Lett: COPPO. [Orcio, da olio o da vino. Vaso. Tegolo].
Il coppo era un grosso vaso di terracotta in cui si conservava l’olio ed il vino, come riferisce lo Zingarelli, ma dalle nostre parti veniva usato spesso anche come W.C.
Si diceva di andare al cesso, o al logo o al licite e si andava a fare in questo grande recipiente panciuto, che era interrato fino all’orlo.
Essendo interrato la posizione di evacuazione era piuttosto scomoda e si doveva stare piegati con le gambe e la schiena curva.
Da questa scomoda posizione nasce l’aneddoto di Foresto che rivolgendosi ad un paesano disse:
“’Un sarai mia diventato gobbo da caà nel coppo?
 
CORNOCCHIO
Lett: CORNOCCHIO. TUTOLO. [Torsolo della pannocchia su cui sono disposti i grani del granturco].
Il cornocchio era cosa di poco valore, di poca consistenza, un prodotto di scarto che una volta sgranata la pannocchia si buttava, al massimo poteva servire come tappo a qualche fiasco di vino.
Per questo era l’appellativo che si dava a persona di poco valore, incapace, non di parola.
Era considerata un’offesa non grave, bonaria, quasi amichevole.
 
CORTRONE                                                    
Lett: COLTRONE. [Coperta imbottita da letto]
Il cortrone era la pesante coperta imbottita che veniva messa sul letto durante la stagione invernale.
Di solito di lana, era molto pesante perché le stanze da letto non avevano riscaldamento e quando la famiglia si coricava doveva prepararsi ad affrontare il rigore della notte, anche assicurandosi una efficiente copertura del letto.
Il riscaldamento era sostanzialmente rappresentato dal camino o dalla stufa a legna, situate però in cucina poiché servivano anche per la cottura delle pietanze, non in grado quindi di riscaldare tutta  l’abitazione.
Quando era il momento di coricarsi le donne preparavano il cardano riempiendolo di brusta calda e cenere, lo portavano nelle camere e lo infilavano sotto le coperte appeso a quegli strani attrezzi di legno che prendevano il nome di prete o frate .                          
Poi tutti si preparavano per la notte prima con i lavaggi di rito e poi indossando le pesanti camice da notte o pigiami di pelosetto, una stoffa molto spessa e calda, adatta a mantenere una buona temperatura corporea. Era solitamente a grosse righe verticali bianche, alternate ad altre di colore rosa o celeste chiaro. Faceva venire in mente le divise dei carcerati ma era veramente molto calda e confortevole. Nelle case più fredde, e negli inverni più rigidi, si usavano anche dei copricapo, le cosiddette papaline, di lana, fatte in casa con il caratteristico pon pon in cima, che venivano calate sul capo per proteggere dal freddo l’orecchi e la parte superiore della testa che rimaneva scoperta.
Pur essendo, il cortrone, un oggetto scomodo e pesante (te lo sentivi gravare pesantemente sul corpo quando ti coricavi), tutti coloro che lo hanno utilizzato in tempi in cui non esisteva riscaldamento e piumini d’oca ultraleggeri, confesseranno di aver stabilito con questo un rapporto quasi affettivo. Il cortrone era un oggetto familiare che faceva parte della tua esistenza fin dalla nascita (sul cortrone spesso i bimbi venivano fasciati dalle mamme appena nati), e ti accompagnava
per tutta la vita sempre con quella sensazione di calore e di protezione che avvertivi quando, nelle giornate più fredde e piovose, ti ci sdraiavi sotto “chiotto chiotto”.
 
COTRIONE
Lett: CODRIONE. CODIONE. [Estremità inferiore della colonna vertebrale degli animali, piu’ appariscente negli uccelli perché hanno le penne nella coda].
In dialetto si indicava genericamente con cotrione la parte bassa della vita.
 
CREMORE (accento sulla “o”)
Lett: CREMORE. [Cremore di tartaro, o tartrato acido di potassio].
Il cremore è una sostanza che si trova nella frutta e specie nell’uva.
E’ solubile in alcool per cui quando il vino fermenta si deposita sul fondo, come polvere bianca, e viene utilizzato in farmacia e in tintoria.
Un tempo veniva utilizzato come rimedio contro tutte le cattive digestioni ed anche come stimolante dell’intestino.
“’Un vai! Perché ‘un pigli un po’di cremore?”, un rimedio popolare per la stitichezza.

 

FOTO. Austerity sull'Aurelia, 1974

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