Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Le circostanze della vita. Ho finito di leggere uno dei libri più belli e strani della mia vita nello stesso posto in cui si svolge il finale: un ospedale. D‘altronde è un libro profetico, folgorante, dalle verità che hanno lo stesso effetto della pioggia fredda sulla pelle. Una sorpresa, un risveglio muscolare. In questo caso delle emozioni cerebrali. L‘autore è un bel ragazzone di 41 anni che prima di scrivere questa “La tentazione di essere felice“ faceva l‘avvocato. E non gli piaceva tanto. Neanche a me, quasi sempre, piacciono gli avvocati. Si difende, in genere, per soldi e si “deve“ credere alla versione di chi ti paga. ”Tutti hanno diritto ad essere difesi“. Non per me e non certo a pagamento. Chi sa se Lorenzo Marone, l‘autore di questo libro la pensava in definitiva come me. Comunque questa sua storia è strepitosa. Per la sua freschezza, genuinità. Per le sue perle di saggezza di vita. E non deve essere stato facile, visto che il protagonista, a differenza dell’autore, è un vecchietto motivato al perseguimento della “vita“. In ogni suo aspetto. Dal cibo al sesso, alle emozioni forti e difficili. Fino ad arrivare alle proprie debolezze. Alla faccia della vecchiaia e di chi la stereotipizza. Si affrontano, con apparente facilità, temi difficili come la violenza femminile e l‘omosessualità. Del figlio. Di cui Cesare, così si chiama il protagonista di 77 anni, dice “Se lui, per emanciparsi e vivere alla luce del sole la sua omosessualità, aspetta che io muoia , se lo può pure scordare“. Lui, a morire per i suoi gusti sessuali non ci pensa proprio. A conferma, se ce ne fosse bisogno, che si “vive“ anche ad 80 anni. Spesso, come si afferma nel libro, ci sono “vite lineari ed altre tortuose“ e quello che veramente si desidera può essere scoperto anche da “vecchi“. E il bello della vecchiaia è che il tempo è così prezioso che si può avere la pretesa di non sciuparlo. Si può, oserei dire si deve, perseguire la propria “felicità“. Al di là degli altri e delle loro opinioni. Si è finalmente liberi di portare a compimento la propria “Tentazione di essere felice“. Sul punto di rottura o di ricongiungimento con la vita Cesare, chiude gli occhi e assapora il suo “Mi piace“: La tenda che d’estate si sposta per far passare il vento, i cani che per ascoltare inclinano la testa, la mano di una donna dietro la nuca, una vecchia libreria in disordine, l‘istante prima del primo bacio. Mi piace chi sa amarsi. E per ultimo “Mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice“.
Mi piace questo libro e l‘idea che si può “difendere“ la propria vita.
Anche domani.
(Io e Cesare abbiamo in comune una cosa che lui dice “Sono così antipatico che quando sarò in punto di morte basterà uno sguardo a farmi detestare“, ma anche l’insopprimibile desiderio di “vita“)