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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Federico Gelli
Più riforme meno tasse, così riparte l’Italia

24/7/2015 - 18:21


            Più riforme meno tasse, così riparte l’Italia


In Italia la pressione fiscale è intollerabile, secondo la Corte dei Conti nel 2014 è stata pari al 43,5% del Pil, contro il 40% di media negli altri paesi dell’Eu. Per la Cgia di Mestre se la pressione fiscale in Italia fosse in linea con quella europea ci sarebbe un risparmio di 900 euro l’anno per ogni cittadino.

L’annuncio fatto  dal premier Matteo Renzi nell’ultima assemblea nazionale del Pd sul progetto di tagliare le tasse nell’arco di tre anni rappresenta una svolta fondamentale per far uscire il paese dalla crisi e ridare, non solo speranza, ma un futuro concreto di sviluppo. Più riforme e meno tasse è la vera strada maestra che il Pd con coraggio e determinazione deve portare avanti.

Renzi conta di abbassare le tasse di 50 miliardi i  5 anni, nel 2016 via tutte quelle sulla prima casa, nel 2017 via buona parte dell'Ires, nel 2018 scaglioni Irpef e pensioni. Se insieme a tutto questo ci mettiamo i tagli agli sprechi, e il completamento di riforme strutturali come quelle  del lavoro, la scuolala riforma della PA  e della Carta Costituzionale, la possibilità di farcela c’è ed è concreta. Meno tasse e più riforme significa anche e soprattutto uno choc positivo per la nostra economia e non solo per le tasche dei cittadini. Ci sarà un prezzo da pagare, con un deficit un po’ più alto del previsto, ma sono convinto che se l’economia riparte riusciremo a stare ben dentro  i parametri europei. Mi sembra un progetto forte e soprattutto di sinistra che deve essere sostenuto con forza e coraggio.

Nel nostro partito invece la minoranza non ha perso l’occasione per lanciare critiche definendo il piano del Governo una scopiazzatura di berlusconiana memoria.

Dovrebbero spiegarlo a quell’80% circa di italiani che vive in una casa di proprietà. Evidentemente Renzi aveva ragione, quando ha detto che in passato il centrosinistra è apparso come il partito delle tasse. Ma si tratta del passato, infatti, il presente è tutt’altra cosa. Il Partito Democratico ha tutte le carte in regola per assumere con i cittadini e le imprese un impegno chiaro e concreto, di lungo periodo, e in grado di cambiare davvero il paese.

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29/7/2015 - 15:40

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

Caro Bruno come al solito vai a picche quando briscola è cuori. Io volevo dimostrare al sig. Gelli che il PD, o i progenotori di ciò, non erano il patrito delle tasse, che già prima si è varato qualche provvedimento per abbassarle.Poi, vabbè, oggi impera il renzismo e "deve andà tutto bene".....
P.S.
Pregherei la sig.Maria T , dall'alto della sua saccenza, visto che noi non capiamo una mazza di spiegarci quali sono le ricostruzioni sioriche sbagliate.

27/7/2015 - 14:47

AUTORE:
Ultimo

......... se la destra e i raccattati della sinistra si dannano per difendere gli sprechi e il malcostume della politica ............. unfannoaltrocheilmaledell'Italia offorseunci'apiscononulla evoglinochiacchierà. Ekkilidifendedallamattinaallaserasullepanchine dipiazzaGaribaldi sono i nativi ma anco raccattati di Vecchiano. ........... Ultimo
P.S. Ipiovutisonodoversidairaccattati.

27/7/2015 - 13:30

AUTORE:
maria t.

Anche un bambino ormai sa che le tasse deprimono l'economia, in quanto sono tutti soldi sottratti ai consumi. Va da sè che se poi lo stato sperpera tutte queste risorse sottratte ai consumi pagando stipendi e pensioni faraoniche senza copertura o ritorno alcuno per la collettività,
il danno per i cittadini è doppio.
Va anche ricordato che il governo berlusconi cadde per una manovra franco tedesca appoggiata dai vertici presidenziali e contro gli interessi nazionali come ormai ampiamente testimoniato.
Se ben vi ricordate cominciò tutto con la visita di gheddafi in italia, si era in maggio 2011, visita criticatissima dalle opposizioni ma proficua sotto il punto di vista degli accordi commerciali.
Da lì a poco, colpo di scena, la Francia trascina l'Italia e parte d'Europa in una guerra senza senso alla Libia di Gheddafi, culminata con l'orrido assassinio di Gheddafi lasciando una situazione che a tutt'oggi è densa di preoccupazioni e foriera di sciagure ai poveri migranti. Finita la guerra alla Libia, inizia la manfrina dello spread che sale a livelli incredibili, mentre oggi con una situazione economica disastrosa per l'italia, lo spread non si schioda dai 110 - 120. Questa la corretta lettura storica di ciò che è accaduto negli ultimi 4 anni. Se poi avete il prosciutto sugli occhi, le cose sono due, o siete in malafede perchè avete interessi con questa maggioranza che evidentemente in qualche modo vi ricompensa, o, cosa che non mi sorprenderebbe, non capite una mazza.
Ultima considerazione riguarda la ventilata abolizione della tassa sulla prima casa: errore macroscopico in quanto se al proprietario di un misero appartamento, fa risparmiare 40 , 50 euro, la cifra che si mette in tasca il ricco epulone con villone
sfiora qualche migliaio di euro e, l'abolizione della tassa sulla prima casa si trasforma in un bonus milionario al ricco ed una pacca sulla spalla al povero.
Quando poi fate ricostruzioni storiche siete pregati di dire da quali fonti avete attinto, perchè più che da fonti, mi sembra che abbiate abbeverato le vostre conoscenze a dei pozzi fangosi ed avvelenati.

27/7/2015 - 9:53

AUTORE:
Bruno Baglini

Novantamilamiliardi di lire per il nostro bene ci fece pagare il primo governo Amato.
Si era nelle condizioni dei Greci e per tirare a campare pochi mesi prima chidemmo un prestito alla Germania di duemila milardi e garantimmo con la riserva d'oro.
Dopo il disastro Berlusconi,poi vennero Monti Mario e Fornero Elsa votati anche dal PD di Bersani e ora il governo Renzi fa come il primo Prodi "tenta" di fare come la pelle del c che va avanti ed in dietro pensando allo stesso scopo di Amato, Prodi, Fornero che a differenza di chi ha governato solo per il suo interesse personale diventando poi il più ricco di tutti noi.
Come vedi, mai fermarsi alle apparenze del momento e....fra qualche tempo il disprezzato governo di scopo PD. NCD. Scelta Civica ed indipendeti...poi potresti rimpiagerlo dopo la "cura" Salvini &.
Bona

26/7/2015 - 22:35

AUTORE:
Leonardo bertelli Migliarino

Caro sig. Gelli, ma lei che faceva nel 1996 ?... le superiori ? Nel 1° governo Prodi fu abolita per alcune categorie di reddito e abbassata per altre la famosa ICI. Fu introdotta la "tassa per l'Europa", che poi fu resa per il 60 %, secondo scaglioni di reddito e tanti non dovettero neppure pagarla o pagare una bischero ta. Come vede il centro sx non è nato l' 8 dicembre 2013,il partito delle tasse lo ha inventato il suo "genio fiorentino". Saranno stati i fatti errori, per carità, ma le tasse fu cercato di abbassare anche prima dell'anno 2° dell' era renziana...

24/7/2015 - 20:06

AUTORE:
maria t.

parole, parole, parole
30000 euro di premio nel 2013 di media a 294 dirigenti ministeriali, che già godono di stipendi da 240000 euro, poi i comuni si lamentano che mancano le risorse per il sociale.