Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
“Oh Iperione, dolce mio sposo e fratello, corri! Ecco che sta per nascere il tuo terzo figlio che credo debba essere un maschio da quanto brucia!
È ardente!”
“ Oh Teia, ma cosa speravi che nascesse da due Titani, solo progenie superba. Hai voluto chiamare Selene ed Eos le figlie, ora tocca a me scegliere il nome di mio figlio, il mio sole… lo chiameremo Elios”.
Akhenaton, un Faraone della XVIII dinastia e adoratore di Aton, dipinse così l’ Inno al Dio Sole
Come è bella la tua aurora all’orizzonte,
Oh Aton vivente, iniziatore della vita!…
Quando ti levi al bordo del cielo,
Oh Aton radioso, Oh Aton radioso,
il mondo si illumina!…
Gli uomini si svegliano e si alzano,
alla vista della tua aurora le loro braccia
si levano per adorare la tua venuta…
Benché tu sia così lontano,
i tuoi raggi cadono sulla terra
e i volti degli uomini ne sono il riflesso.
E dove viveva Akhenaton, che si chiamava in realtà Ameofi IV, con la sua bellissima sposa Nefertiti che cambiò il nome in Nefer-neferu-Aton?
a Eliopoli!
(il mondo omerico ellenico politeista, quello faraonico egiziano monoteista, era un mondo "alla rovescia"...come questa foto... ma sarà proprio vero?)