Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La foto 1 mostra il contenitore rifiuti del parcheggio di Case di Marina. La speranza che i bagnanti portassero a casa i propri rifiuti non si è concretizzata (forse anche qualche cartello di invito a questo gesto civile non sarebbe stato male). La consegeunza è che il contenitore sembra inadeguato a contenere la quantità di sacchetti. Meglio lì, comunque, che sui cigli della strada.
La foto 2 mostra invece il nuovo "ingresso" al parcheggio. La maleducazione di molti guidatori e la disattenzione della totalità degli amministratori transitati su quella strada ha permesso ormai di farne il più facile accesso al parcheggio. Sarebbe bastato un semplice palo di legno per impedire questa maleducazione e segnale di scarsa attenzione al territorio.
La foto 3 mostra in sequenza il bidone colmo di immondizia e l'impervio accesso alla strisce pedonali. Qualche scalino di legno avrebbe facilitato molto la salita di bambini e anziani. Vale la stessa osservazione per l'ingresso al parcheggio: poca attenzione, disordine, maleducazione.
La foto 4 invita gli affittuari della sponda a rimuovere i loro beni. A sin si invitano gli stessi, in caso di pioggia, a non andare con l'auto per non distruggere la strada sterrata. Benissimo, solo che in quella zona non si potrebbe entrare con le auto, è Parco e zona vietata, ma basta pagare per avere la chiave del cancello e, nella totale assenza di controlli, lì, come altrove del resto, si può fare ciò che si vuole!
Nick