Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
8 settembre 1944
8 settembre 1944. La nostra comunità non lo aveva mai "festeggiato" più di tanto. Certo, molti si ricordavano che quel giorno gli americani finalmente "attrabaccarono il Serchio", qualcuno ancora ricordava nomi, punti di sbarco e tanta, tanta cioccolata; ma la nostra comunità si era fermata lì.
Per questo motivo, quando qualche mese fa, come compagni dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, ci siamo riuniti, abbiamo subito deciso due aspetti: avremmo costituito una sezione ANPI vecchianese e lo avremmo fatto con un gesto dalla forte impronta, festeggiare l' 8 settembre.
Sin da subito le idee sono state tante, molte più grandi di noi, vittime dei nostri pochi momenti liberi, ma eravamo decisi a realizzare un evento di COMUNITA'. Certo, sono importantissimi anche i momenti di riflessione culturale quali mostre, convegni e lectiones, ma l' 8 settembre per noi non doveva essere questo.
Valide donne, che ringrazio davvero con tantissimo affetto, e creativi uomini, che hanno mostrato la grande bellezza del lavorare assieme, hanno tirato su una serata, per me e per molti, emozionante. Abbiamo ospitato i rappresentanti delle istituzioni culturali, politiche ed associative con grande piacere e vicendevolmente siamo stati apprezzati. Abbiamo presentato un approccio nuovo al tema della Resistenza con un fumetto accattivante, ospitandone gli autori/pensatori, persone piacevoli con cui è stato bello poter entrare nell'officina del fumettista. Siamo stati a tavola con gusto, grazie al miracolo di una cucina nodichese DOC, quella del circolo giovanile ARCI "Vasca azzurra", che è riuscita a sfamare 142 persone, quando solo 70 gli erano state comunicate. Abbiamo riso con Loreno e la partita di pallone, avuto da riflettere con la testimonianza di Giuliano e l'antifascismo di suo padre, ci siamo emozionati con Pierano che "i sonni più tranquilli li faceva nelle fosse".
Da nocchiere maldestro di questa barca, sono felice che da quella sera sino a oggi non ho ricevuto altro che continui complimenti per quella serata. E' stata il successo non di un gruppo, ma di una comunità che ha saputo ritrovarsi, stare assieme e riscoprirsi viva.
E' così che sogniamo Vecchiano, è così che respiriamo la nostra libertà....
Matteo Pardini
Presidente A.N.P.I. sez. Vecchiano