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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di - Mazzarri (Lista Boggi Sindaco)
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per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
LIBRI
Le emozioni letterarie (e non) di Lily

26/9/2015 - 15:55


In  questi giorni che precedono l‘incanto dell’autunno, la mia stagione preferita , non vi parlerò di libri. Di qualcosa che appartiene  comunque alla sfera emozionale. Qualche anno fa, abbastanza anni fa, una cantante “trasgressiva“ per quel tempo, sicuramente sottovalutata nelle sue capacità e nelle sue interpretazioni artistiche, cantava “Non sono una signora“.

Tutti giù a dire “E certo che non lo sei. Sei bona ma volgarotta e forse un po’ zoccoletta”. Ma la canzone voleva dire, con semplice profondità  (mi piace tanto questa figura retorica!) che la vita di una donna può essere diversa da quella delle classiche signorotte borghesi o presunte tali, incipriate nel loro stile “bon ton“, di spizzico e con lo sguardo compiaciuto sui loro “ninnoli“.
La vita di una donna può passare attraverso dolori, lacerazioni, miserie, promiscuità, violenza, ignoranza. Passione  Depravazione. Paura  Bellezza.

Andiamo al cinema e a teatro.
Napoli milionaria e Filomena Marturano.

Eduardo naturalmente.

Amalia di Napoli Milionaria perde se stessa e i figli nel tentativo di “farsi“ ricca. Passare sul bisogno disperato  degli altri la porterà in una discesa nel mondo del cinico “io prima di tutti“. Il ritorno alla vita avrà un prezzo. Come sempre. Come in Filomena, prostituta d‘amore, che usa l‘inganno per farsi sposare da  Dummì, il suo amato signore che la tiene come una devota serva. Ma Filomena, nel film la splendida Sophia Loren, “tiene“ l‘umanità della signora. Perché le “Signore“ sono quelle che rivolgono lo sguardo al mondo, ne sostengono il peso. Non pensano politicamente corretto, perlomeno non solo quello. Sono quelle che non hanno l‘argenteria ma che stanno in prima fila. Che accolgono e raccolgono la “merda“ del mondo. Ogni giorno. Grandi “Signore “. (Per i politicamente corretti, - la coca cola e Mc Donald‘s non hanno mai portato le persone ad Aushwitz.  Sono stati gli ideali.-  A. Tabucchi “ Il tempo invecchia troppo in fretta“).
Poi andate in una mensa Caritas o di Pane quotidiano e dite alle persone che lì frequentano che non devono mangiare il tonno in scatola perché ci sono residui di metalli pesanti o “se sapeste come vengono uccisi i tonni!“
Guardateli però negli occhi!  Poi suggerisco di trovare un punto di mediazione o meglio un modo efficace e veloce d‘intervento per coniugare il nostro bisogno di “eticità“ con il loro bisogno di sopravvivere. Credo che sia doveroso “sporcare“ la nostra idealità  con la disperazione del bisogno.
 Per essere, perdonatemi l‘insulto, un po’ meno stronzi.

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