Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La piazza principale del paese (e forse l'unica assieme a quella della chiesa) era naturalmente posta lungo la statale Aurelia dove passava il traffico dalla Versila fino a Pisa.
Non solo barrocci e cavalli ma piano piano anche qualche auto transitava e poteva avere bisogno di un albergo, di una trattoria, di un alimentari.
La foto non è datata ma sicuramente prima del bombardamento alleato del paese che con lo scopo di distruggere il ponte sul Serchio fece gravi danni a gran parte delle abitazioni.
Si vede che gli edifici si prolungano lungo l'Aurelia e si nota anche una macelleria.
Dall’Archivio Comunale sulla richiesta di licenze per vendita di prodotti alimentari e vini, si legge che, ai primi anni del 1900 vi erano a Malaventre:
Caffè dei passeggeri di Franceschi Giovanni fu Andrea in via Emilia 14
Caffè vini liquori trattoria di Baroncini Arturo fu Giuseppe via Emilia 9
Caffè vini liquori trattoria di Ceccherini Enrichetta di Aurelio
Caffè vini liquori trattoria di Corucci Maddalena fu Angiolo via Emilia 18
Caffè vini liquori di Orlandi Argia di Mario via Emilia 145