Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Da Lucca a Pisa in treno e ritorno a Viceversa a piedi passando per Santallago.
Provate o voi giovani che 'ndate in macchina anche per prendere un fiasco di vino 'ncantina a star non dico dietro (perchè come disse Giovannino del Tabucchi: più dietro di 'osì....te ve' avanti e io sto quì a sedè sotto il gelso! ti starò ghietro? evollia!).
Dunque, i meglio del meglio di "quelli del Giovedi" son partiti all'alba con il treno Lucca-Pisa, si sono fatti una bella foto davanti la stazione di Pisa e poi via diretti per: Mirteto, Via Tobler, Campo di Croce, Santallago (e qui han fatto il pieno di piattate di tortelli, bichier di vino ed altro) per poi ripartire insieme ad un altra trentina di quelli mpopò più pillaccheroni di quelli del giovedi che son partiti da Vorno e tirasù, per ritornare giù con loro da: Prato a Sigliori, La Stangetta, La Gallonzora per poi arrivare alla stazione di Lucca a piedi (e loro, i "famosi ormai undici) risparmiando così i soldi del biglietto Pisa-Lucca che per i lucchesi non è poghino io caio.