Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nonostante la libertà che ciascuno di noi ha di decidere delle proprie scelte rabbrividisco al pensiero della responsabilità che si stanno prendendo quei genitori che decidono di non vaccinare i propri figli! Penso alla loro disperazione nel caso che proprio il loro figlio fosse colpito, da piccolo o in età adulta (molte vaccinazioni danno una protezione che dura tutta la vita), da una di quelle gravi malattie contro cui loro hanno deciso non fosse protetto. Magari con la conseguenza di una grave menomazione o addirittura la morte.
Sì, la morte, perché alcune di quelle malattie per cui i bambini sono vaccinati hanno una percentuale di decessi, piccola se si vuole, ma presente.
Ecco io non riesco ad immaginare completamente l’angoscia, il dolore,la disperazione, il rimorso di quei genitori che per troppo bene (e con una buona dose di ignoranza ed egoismo, aggiungo) si sono assunti irresponsabilmente la decisione di non vaccinare il proprio figlio.
Una decisione che sembra la naturale conseguenza del grande amore che lega genitori e figli, specie quando sono piccoli e apparentemente indifesi. Con lo scopo, apparentemente nobile, di negargli il piccolo rischio di una reazione vaccinale lo espongono a ben altro e più grande rischio, quello di una grave malattia che potrà colpirlo nell’arco di tutta la sua vita.
L'ignoranza è prima di tutto alla base di certe scelte scellerate. L’ignoranza dei dati scientifici che si basano su calcoli statistici, numerici e quindi oggettivi, su indagini epidemiologiche, su database da cui vengono estrapolate le linee guida da parte dell’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Questi genitori per avvalorare la loro ipotesi e scaricare la responsabilità spesso vanno a cercare in Internet le notizie che li confortino nella loro scelta dando credito di solito a ciarlatani o mitomani o personaggi in cerca di notorietà.
Forse in cuor loro lo sanno il rischio che corrono ma il loro esasperato senso di protezione li induce ad una scelta che li condannerà, per tutta la vita, al pensiero di vedere esposto il proprio caro ad una di quelle malattie gravi che potranno condizionarne l’esistenza.
E’ senz’altro vero che molte malattie sono diventate estremamente rare ma questo è dovuto al fatto che migliaia, milioni di bambini prima di loro, si sono sottoposti alle vaccinazioni, assumendosi il rischio di una reazione vaccinale. Malattie rare ma non scomparse. Tranne il vaiolo, che oramai è solo un ricordo perché sono anni che nessun nuovo caso si è registrato nel mondo, le altre malattie sono ancora presenti in molti paesi e possono essere trasmesse anche a popolazioni diverse, favorite dagli scambi che oramai avvengono normalmente e in maniera massiccia da paese a paese, da continente a continente. Un pericolo sempre costante e che rende il bambino non vaccinato, e poi uomo non vaccinato, costantemente a rischio di contagio.
Le statistiche, a differenza di tanti ciarlatani, parlano chiaro.
Prendiamo come esempio una malattia molto conosciuta come il morbillo, ma il discorso vale per tutte le altre malattie soggette a vaccinazione.
Morbillo: il contagio avviene nel 98% dei casi di contatto con un malato (difficile non prenderlo se non si è vaccinati). Conseguenze più gravi: encefalite morbillosa un caso ogni mille con mortalità del 15%, panencefalite sclerosante subacuta un caso ogni 10.000, nel 2012 i bambini deceduti nel mondo sono stati 122.000.
Leggiamo da Internet:
“Nel 2002 si è verificata in Italia una vasta epidemia di morbillo, con oltre 40.000 bambini malati, più di 600 ricoverati in ospedale, 15 encefaliti e 6 decessi.
In rari casi (3 ogni 10.000) i bambini possono avere reazioni moderate come convulsioni correlate alla febbre alta. In casi estremamente rari (da 0,2 a 0,4 ogni 10 mila ) si può avere una riduzione delle piastrine nel sangue che può causare temporanee piccole emorragie. Reazioni allergiche di tipo anafilattico con ipersensibilità e gonfiore della bocca, difficoltà del respiro, pressione bassa e shock sono del tutto eccezionali (meno di 1 caso ogni milione di vaccinati).”
I dati sono tratti da Internet, sono statistiche, non valutazioni soggettive di singoli medici.
Rimane un mistero come i genitori siano spaventati da una reazione grave al vaccino di meno di un caso su un milione di vaccinati mentre non lo siano dalle statistiche di pericolosità con numeri assai più importanti.
Conclusione: non si può negare che vaccinare può esporre il bambino a qualche rischio, ma le statistiche indicano che il rischio di una grave malattia è molte volte superiore a quello della vaccinazione ed è su queste basi che la comunità scientifica invita tutti i genitori a vaccinare i propri figli.
La scelta finale resta comunque sempre nelle mani e nei cuori dei genitori.