Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
OGGI POMERIGGIO, ALLE ORE 18, CI RITROVIAMO DAVANTI ALLA TORRE, IL CAMPANILE DELLA NOSTRA CATTEDRALE, DOVE LA BANDIERA DI PISA E' ESPOSTA A LUTTO, A TESTIMONIARE IN SILENZIO LA NOSTRA SOLIDARIETA' ALLA FRANCIA E LA NOSTRA OPPOSIZIONE ALLA BARBARIE TERRORISTA.
Il messaggio del Sindaco Filippeschi al Sindaco di Parigi, M.me Anne Hidalgo
Cara collega, Pisa abbraccia la Città di Parigi, simbolo universale di civiltà e libertà, capitale dell’Europa, colpita dall’atto di guerra dei terroristi. Abbassiamo le nostre bandiere solidali con tutti i francesi, con le famiglie dei martiri dell’odio.
L’attacco a Parigi, la strage di cittadini inermi, è una sfida alla pace, è la manifestazione del fanatismo di stampo nazista dell’Isis, della barbarie che vuol farsi stato del terrore.
Da tutte le città deve venire una risposta fermissima, irrevocabile, che faccia vincere i diritti dell’umanità e mobiliti con le ragioni della democrazia, della cultura e della tolleranza la forza necessaria per vincere con tutte le armi necessarie la sfida portata al cuore del mondo libero.
Per estirpare senza indugi la minaccia contro il nostro futuro.