Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Solidarietà a tutte le vittime dell'attentato di Parigi
In momenti tristissimi come quello che stiamo vivendo la comunità deve stringersi attorno ai suoi valori, ai sui principi di giustizia di pace di libertà per riaffermare il diritto di tutti ad un futuro libero.
L'atroce attentato di Parigi coi suoi 127 morti, e oltre 190 feriti ci rende tutti più deboli e tristi.
La nostra incondizionata solidarietà e vicinanza va tutti i familiari delle vittime, ai feriti ed a quanti ancora soffrono.
Questo attentato ci ha fatto risvegliare tutti più deboli e fragili, gettando in ogni uno di noi incertezza e inquietudine, si danno le risposte, emotivamente più disparate cercando sempre il colpevole più vicino a noi.
La guerra nel medio oriente e nella antica mesopotamia scatenata per l'egemonia di quell'area ed il controllo delle materie prime, ha rimesso in discussione vecchi equilibri, senza avere un nuovo assetto fatto di rispetto, autodeterminazione e pace tra i popoli.
Solo se L'ONU riacquista il ruolo per cui è stato fondato alla fine della seconda guerra mondiale, e mette attorno ad un tavolo tutte le nazioni in conflitto con un unico ordine del giorno, PACE, e se ogni uno non fa la propria parte, rinunciando ad un pezzo del potere individuale in favore della umanità, sarà difficile arrivare davvero ad un nuovo equilibrio mondiale fatto di rispetto e tolleranza.
Dalla fine della seconda guerra mondiale, si parla che vi siano stati oltre 110 milioni di morti per conflitti e guerra in varie parti del mondo, solo l'altro giorno l'ONU ha votato una risoluzione per fermare il genocidio nel Burundi, l'attentato dell' 11 settembre negli stati uniti coi suoi tremila morti, e quanti morti ancora dovremmo piangere per dire basta
Ogni uno deve assolvere al suo compito, governi forze politiche istituzioni, semplici cittadini, tutti insieme a lottare in un unica direzione.
La nostra comunità da sempre è stata una comunità con alti valori e principi di pace e libertà valori nati dalla resistenza, nati e fatti vivere dai cippi sparsi in tutto il nostro comune che ricordano i nostri concittadini morti per la libertà o vittime innocenti della follia umana.
In nome di queste persone, in nome delle vittime di oggi, a Parigi se non vogliamo ancora una volta, spendere parole a vuoto e frasi di circostanza per poi il giorno dopo tutto torni come prima, mobilitiamoci, tutti insieme per chiedere Pace e libertà per dare un futuro ai nostri figli. Il comune ci sarà
Franco Marchetti
vice Sindaco san giuliano