Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La didascalia dell cartolina (è un cartolina) dice che siamo a San Giuliano e quello che si vede è il fosso che fino a qualche anno fa era il luogo dove le massaie andavano a lavare i propri panni.
Le condizioni attuali (delle massaie ma anche del fosso) non impongono (e nemmeno consigliano) più questa pratica ma credo che questa usanza, sia pure faticosa, fosse ben accetta dalle lavandaie perchè potevano parlare, ridere, scherzare fra di loro, scambiarsi notizie e pettegolezzi.
Era un modo di vivere in comunità ora dimenticato, ora chiuso nelle cucine economiche (si chiamavano così un tempo) munite di lavatrice, lavastoviglie, accqua corrente calda e fredda, acqua depurata anche frizzante, secondo o terzo televisore a portata di telecomando per riempire di parole spazi sempre più grandi di silenzio domestico.