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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Coldiretti Pisa
Giovani: in 80 vogliono aprire un impresa nel pisano

20/11/2015 - 13:11

GIOVANI: IN 80 VOGLIONO APRIRE UN’IMPRESA NEL PISANO, E’ LA GENERAZIONE
DELLA SVOLTA DIGITALE IN CAMPAGNA


Milioni di euro gli investimenti saranno attivati dal bando della Regione. 41 domande solo nell’area pisana.  Coldiretti chiede modifica piano finanziario: “servono più risorse per sostenere ricambio generazionale e portare modernità ed innovazione”.
 
 
Sono 82 i giovani con meno di 40 anni che sognano di aprire un’impresa agricola o di migliorare, per chi subentra, quella che gli hanno lasciato genitori, nonni ed avi che si sono rivolte agli uffici Coldiretti per presentare la domanda. Tanti, tantissimi gli aspiranti imprenditori in tutta la Toscana dove complessivamente sono state presentate, alla Regione Toscana, 1.762 domande, più del doppio rispetto al precedente bando (erano state 635). Per Coldiretti Pisa si tratta di un segnale straordinario che apre scenari interessanti a livello provinciale favorendo il ricambio generazionale in una campagna dove la quota degli over è ancora quella maggiore (info su www.pisa.coldiretti.it). Le domande sono arrivate in particolare dai giovani che vivono nell’area pisana, ben 41 le richieste presentate nella zona di Pontedera, nel Volterrano e nella Val d’Era. Del resto il segnale di una grande attenzione ed interesse era già chiaro nel corso degli incontri territorio organizzati da Coldiretti nelle scorse settimane per illustrare le caratteristiche del “Pacchetto Giovani” ai giovani con oltre duecento partecipanti spalmati in più appuntamenti. Al bando – spiega Coldiretti - potevano presentare la domanda i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in una azienda agricola, in forma singola (ditta individuale) o associata (società di persone, società di capitale e cooperative agricole di conduzione) con un'età compresa fra i 18 anni compiuti e i 40 anni non compiuti e rispettino i requisiti previsti nel bando. Il premio all'avviamento è fissato in 40 mila euro per ciascun giovane che si insedia o in 50 mila per aziende ricadenti completamente in aree montane. “Una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori – spiega Iacopo Galliani, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Pisa- Livorno – è pronta a sporcarsi le mani, a valorizzare le nostre tradizioni, a creare lavoro, valore aggiunto per il territorio dove sceglieranno di vivere e lavorare, a difendere la cultura, la storia, la bellezza e la salute dei luoghi. Questa è la generazione della svolta digitale: è inatto una nuova rivoluzione agricola dove i giovani sono i protagonisti indiscussi. Un ricambio generazionale già in corso da qualche anno, anche grazie ai contributi, che porterà nelle nostre campagne quel tocco di modernità ed innovazione necessario per un nuovo salto in avanti”. Coldiretti stima che il bando attiverà investimenti per oltre 300 milioni di euro in Toscana,diversi milioni nella sola Provincia di Pisa, ma potrebbero essere di più se laRegione Toscana modificherà il piano finanziario inizialmente previsto aumentando le risorse destinate al bando: “questo è il momento giusto per sostenere il ricambio generazionale. C’è tanta voglia di agricoltura e di credere ed investire in un progetto sostenibile per il territorio. Confidiamo – prosegue Gialliani - che la Regione Toscana modificherà il piano ed ascolterà la grande voglia di cambiamento e rinnovamento che arriva dalle nostre campagne”. Sono figli del precedente bando molte delle aziende “green” più innovative come appunto l’azienda di Galliani specializzata nella elicicoltura. Iacopo alleva chiocciole, lumache, e produce creme di bellezza dalla loro preziosissima bava e sughi già pronti che vende nei mercati di Campagna Amica così come Daniele Taddeucci, altro prodotto del “vivai” di agricoltori locali, che produce invece cereali. Aziende che, grazie ai contributi regionali, hanno creato interessanti opportunità occupazionali ed economiche nel territorio in cui sono attive. “C’è un intero esercito di giovani che hanno preso in mano un settore considerato vecchio, saturo e inappropriato per immaginare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari, innovatori e attivisti impegnati nel costruire un mondo migliore per se stessi e per gli altri. Dai campi – prosegue Galliani - non viene solo una risposta alla disoccupazione e alla decrescita infelice del Paese, ma anche una speranza alla sconfitta dei nostri coetanei che sono costretti ad espatriare e a quella di chi a 50 anni si ritrova senza lavoro, senza certezze, ma con una vita già costruita da sfamare”.
 
Non è un caso che in Italia si trovi probabilmente il maggior numero di giovani agricoltori dell’intera Unione Europa e che, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, il 57% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o fare l’impiegato in banca (18%). La crescita del numero di giovani agricoltori è il frutto - sostieneColdiretti - di un rinnovato interesse a trascorrere parte del proprio tempo a contatto con la natura: più di due giovani italiani su tre (68%) dichiarano di partecipare volentieri alla vendemmia e alla raccolta della frutta secondo Indagine Coldiretti/ixe’. Se un numero sempre più elevato di giovani decide di dare continuità all'azienda familiare la vera novità sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull’agricoltura con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione. Secondo una analisi della Coldiretti/Ixe’, tra le new entry giovanili nelle campagne, ben la metà è laureata, il 57% ha fatto innovazione, ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e il 78% è più’ contento di prima. La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata per il 57% anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici.
 
Per maggiori informazioni vai anche su www.pisa.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook Coldiretti Toscana e Twitter @coldirettitosca 
 
 





Fonte: Andrea Berti
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