Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il prossimo 29 Novembre si doveva tenere a Parigi, città alla quale ci stringiamo con profondo sentimento di vicinanza, la Marcia per il Clima che avrebbe fatto da apertura della 21esima Conferenza delle Parti dell’ONU sui Cambiamenti Climatici.
Purtroppo, per i tragici attentanti l'organizzazione, dell'evento è in queste ore ridefinita in base alle disposizioni di sicurezza e gli organizzatori hanno annunciato il moltiplicarsi della marcia nello stesso giorno dell’incontro dei Capi di Stato con iniziative in ogni angolo del mondo.
Detto ciò, la Marcia Globale per il Cambiamento Climatico, oltre a sensibilizzare i cittadini verso il rispetto dell'ambiente, vuole svolgere un’azione di pressione verso le Istituzioni affinché attuino processi concreti contro la crisi climatica.
Si tratta di una importante occasione per rimettere con forza al centro dell’agenda politica nazionale i temi che riguardano il modello di gestione delle risorse, la tutela ambientale, i diritti delle comunità, la sovranità di queste ultime sul territorio e, più in generale, il sistema economico nel suo insieme.
Coloro che vi parteciperanno vogliono inviare un messaggio chiaro ed inequivocabile a tutti i politici del Mondo ovvero che “la salvaguardia dell’ambiente e quindi del clima passa attraverso i cambiamenti dei processi produttivi, da stili di vita consapevoli più rispettosi di quello che ci circonda, meno spreco, meno rifiuti, energie alternative pulite, una agricoltura diversa e meno inquinante”.
Il vertice climatico di Parigi rappresenta quindi l’occasione perché alle infinite vertenze ambientali venga fornita una cornice comune, utile a dare forza agli allarme, più volte reiterato, lanciato dalla comunità circa la necessità di ridurre del 70% le emissioni clima-alteranti entro il 2050.
Non solo: ridurre le emissioni in maniera sensibile e immediata vuol dire infatti cambiare modello energetico, smettere di cementificare, optare per reti di mobilità intelligente, risanare il territorio, cambiare modello di gestione delle risorse e dei servizi pubblici essenziali. In sintesi, ripensare il sistema economico e sociale radicalmente e senza esitazioni.
In questa direzione ogni singolo cittadino può dare il proprio contributo che seppur modesto, associato a tanti altri contributi può incidere positivamente a tutela dell'ambiente, del clima.
È indispensabile che questo Mondo venga utilizzato con tutte le attenzioni e nel rispetto di ogni forma di vita, perché più danni si provocano oggi, più difficile sarà domani mettere in campo azioni per ripararli.
È per questo motivo che l'Altra San Giuliano, interpretando anche le volontà di molte cittadine e cittadini sangiulianesi, attraverso una specifica iniziativa in Consiglio Comunale ha annunciato l'adesione alla “Marcia per il Clima” sottoscrivendone il manifesto e ha fatto appello affinché il Sindaco, la Giunta e tutti i gruppi consiliari facciano altrettanto anche partecipando ad eventuali iniziative che cittadini e organizzazioni potranno attivare il 29 novembre sul territorio sangiulianese.