Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
E’ alto il rumore intorno alla redazione della nuova graduatoria ERP.
Le reiterate prese di posizione di SEL, Una Città in Comune e di varie associazione, tese a rincorrere le tesi di “Prendocasa”,ingenerano confusione, false speranze e potrebbero in definitiva bloccare anche la graduatoria ERP, provocando inutili ricorsi.
Il contendere è soprattutto sul punteggio da assegnare alla c.d morosità incolpevole, cioè a inquilini, che per vari motivi sono in stato di necessità e si trovino nell'impossibilità di affrontare il costo dell'affitto, precedentemente regolarmente pagato.
Contendere che nasce dal disaccodo su che estensione dare al concetto di morosità incolpevole.
L'equivoco nasce dall'uso della stessa espressione in più fonti normative.
La fonte su cui è formata la graduatoria ERP è la legge regionale 96/96, come modificata nel 2010, che prevede la casistica di morosità incolpevole che permette di ottenere punteggio.
Esistono altre due fonti, la delibera di Giunta Regionale toscana 1088 del 2011 e il Decreto ministeriale infrastrutture e trasporti n. 202, che sono invece tesi ad erogare fondi di sostegno agli affitti, non ad assegnare case, che prevedono l'erogazione di contributi ai morosi incolpevoli, utilizzando una casistica di morosità ovviamente più vasta della legge regionale, essendo la finalità quella di soccorrere una urgenza,temporalmente potenzialmente limitata, per salvare la permanenza del moroso nell'abitazione in affitto.
Due casistiche, che pur presentando una stessa denominazione , sono utilizzate per fine evidentemente diversi.
E' grave che il Consiglio Comunale e la Commissione II Permanente, a maggioranza con il voto contrario di FI, vogliano mischiare le carte, alterando le regole del bando in ragione di "scelte politiche", come è stato più volte ribadito, contrastando lo spirito e la lettera della legge. Le scelte politiche si fanno in sede legislativa, non in sede di graduatorie, a proprio piacimento.
Per questo motivo FI si è sempre opposta all'applicazione confusamente richiesta del concetto di morosità incolpevole.
Gli uffici comunali, prima con la dirigenza dell'Ufficio casa e poi con un parere legale, ci hanno dato ragione e hanno steso la graduatoria in ragione della legge regionale.
L'applicazione di criteri extralegge sulla morosità incolpevole provocherebbe lo scavalcamento di persone che hanno un manifesto e perdurante stato di necessità, ingenerando inevitabili ricorsi.
Una battaglia tra bisogni, che poco onore fa a chi la provocherebbe e a chi l'ha provocata.
Rimane ovviamente la questione dell'anomalo bisogno casa di Pisa, in specie provocato da una errata politica edilizia ed universitaria, capace di espellere cittadini, di innalzare il costo degli affitti e delle abitazioni.
Problemi che FI vuole affrontare con serietà non con confuse ipotesi di lavoro.
Gino Logli
Consigliere Comunale