Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ormai ho testato le preferenze dei lettori e dovrei sapere cosa interessa l’occhio e la mente, ma ogni volta penso che uno o due abbiano voglia di vedere cosa c’è di strano e di bello nel nostro ambiente, oltre allo sporco.
Volente o nolente siamo in un Parco, pubblicizzato e contestato, vilipeso e lodato, abbellito e sgangherato… noto e sconosciuto.
Pinus dappertutto, Helichrysum da cartolina, Quercus secolari, fioriture di Leucojum e colori di Taxodium incredibili, profumi di Cyclamen inebrianti… ma… c’è sempre qualcosa di nuovo e straordinario!
Avete già visto e conoscete la flora sopracitata? Bene!
Ma c’è dell’altro che, forse, non avete mai visto!
Aggiungeteci ora una Liana, questa, (oggi è la volta del cambio di iniziale, Diana e Daina le abbiamo già incontrate) e provate a dire che non è straordinaria!
In nessun testo di botanica è scritto a quale dimensione può arrivare la Clematis vitalba, tranne che nel volume “Il Parco Naturale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli” di S. Cavalli e M. Lambertini , Pacini 1990, dove si dice possa raggiungere il diametro di 10 centimetri.
Ebbene, eccone una prova.
Non la vedete?
Ma se è proprio di fronte a voi!
Nel frattempo Liana è cresciuta!