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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Incontri “ravvicinati”

12/12/2015 - 18:44


Proseguiamo con le caratteristiche del nostro Parcambiente che niente ha da invidiare agli altri luoghi dove la Natura è sovrana.
Questa volta  va in scena una delle piante più caratteristiche: la periploca greca, una liana particolare per il suo modo di crescere.
Prima di tutto va detto che non esiste in botanica una famiglia “liana”, sono solo le caratteristiche di crescita del rampicante verso l’alto, la luce cioè, con l’aiuto di alberi o arbusti ai quali attorcigliarsi.
L’edera non è una liana!
La nostra periploca cresce avvolgendosi alle piante, se ne trova vicine, altrimenti aspetta che le cresca un altro ramo, o una sorella vicina, per fare una treccia man mano più solida con il loro veloce accrescimento, e fare così in modo di avere un fusto fittizio che le permetterà di salire sempre più in alto  a trovare qualche ramo per finalmente agganciarsi.
Ce ne sono migliaia nel bosco umido e son tutte diverse l’una dall’altra nel disegno delle loro fantastiche spire e spirali.
Sono come le zebre della savana: tutte simili ma nessuna uguale nella striatura!
Oggi ne ho trovata una con poche spire perché l’albero che le faceva da tutore  era marcio ed è caduto.  Questo fatto, antropizzando fantasiosamente l’incidente, l’ha messa in uno stato di impotenza tanto da farla “ingrassare” nel tronco, come potrebbe succedere ad un uomo in carrozzella.
Non ho messo quella foto perché questa è più significativa dato che mostra i due modi di crescita, a destra con una simile e a sinistra con l’aiuto di una clematis, ma vi giuro che il diametro del tronco della XXL era più di venti centimetri!

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15/12/2015 - 13:04

AUTORE:
Cittadino del Parco

...non è lellora che dove s'aggrappa more e spesso fa morì.
E' una pianta libera e non saprofita, basta non soffermarsi a rimirare la foto anche se bella è riduttiva.
Vai Aline-Liane a vederla dal vivo. Si trova in gran quantità a 300 metri a destra della Via del Balipedio, li dove sono le dune soffolte..
buona gita.

15/12/2015 - 11:26

AUTORE:
Aline

Pur riconoscendone la bellezza e la tenacia di questi vegetali, riescono a darmi l'affogamento, forse perché mi sembrano serpenti. Somigliano a quelle persone talmente invadenti e invasive che d'istinto si cerca di evitare.
Quando vedo le piante stritolate dalle edere o dalle liane mi dispiaccio di non avere un pennato o una sega per liberarle, ma siccome io non lo posso fare mi rivolgo a Babbo Natale.