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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Fu anima di Pci, Rifondazione
Armando Cossutta è morto

15/12/2015 - 0:48

                              Armando Cossutta è morto

 

Fu anima di Pci, Rifondazione e Pdci
L’anziano leader comunista è deceduto lunedì sera a Milano. Partigiano delle Brigate Garibaldi, dopo la guerra fu uno dei principali dirigenti del Pci. Nel 1991 diede vita a Rifondazione comunista e nel 1998 ruppe con Bertinotti e creò i Comunisti Italiani

Armando Cossutta è morto lunedì sera a Roma. Aveva 89 anni. Fu partigiano delle brigate Garibaldi e militante del Partito Comunista Italiano di cui, dopo la Liberazione, divenne uno dei dirigenti più attivi. Era malato da tempo ed era ricoverato all’ospedale San Camillo.

Una vita per il comunismo


E’ stato in Parlamento dal 1972 al 2008. A Botteghe Oscure rappresentava l’ala più filosovietica e si trovò spesso in contrasto con Enrico Berlinguer e le sue aperture occidentali. Nel 1990 non condivise la svolta imposta da Achille Occhetto che portò alla nascita del Pds e assieme ad altri fuoriusciti - Garavini, Libertini e Luciana Castellina -, fondò il partito della Rifondazione Comunista.

Nel 1998 ruppe con Fausto Bertinotti, divenuto nel frattempo segretario del Prc, sulla fiducia al governo di Romano Prodi e diede vita con Oliviero Diliberto e Marco Rizzo ai Comunisti Italiani (Pdci). La mossa non fu sufficiente a salvare il professore e l’esecutivo cadde, ma il Pdc entrò poi nel nuovo governo di centrosinistra guidato da Massimo D’Alema.

Del Pdci Armando Cossutta fu presidente per diversi anni. Ma nel 2006 si dimise dalla carica per contrasti con il segretario Diliberto. Nel 2008 ha dichiarato di avere votato per il Partito Democratico e di averlo fatto «da comunista». Quell’anno ha però lasciato la politica attiva andando a ricoprire, dal 2009, la carica di vicepresidente dell’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia.

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17/12/2015 - 12:17

AUTORE:
Lettore che ricorda

E' senz'altro vero che parte dei compensi dei politici del vecchio PCI venivano versati per mantenere la elefantiaca macchina del partito ma ciò non toglie che la legge Mosca, una giusta legge che riguardava una cinquantina di individui, è arrivata a 40.000 persone. Bastava fare una dichiarazione che per motivi bellici non si erano versati i contributi e scattava la pensione. Tutti i partiti di sinistra, nelle sporadiche presenze al governo, mai si sono occupati di revocare questa legge per chi aveva dichiarato il falso (nello specifico 39.950 persone!) perchè, forse, faceva comodo. E anche se molti di questi proventi andavano al partito erano comunque soldi pubblici che venivano tolti a tanti cittadini comuni, alla sanità, alla scuola, dove vi pare ma venivano stornati a favore o di singoli politici (che hanno dichiarato il falso) o di singoli partiti.
E' la solita differenza fra il dire, il dichiarare, e il fare. Così succede che i simpatizzanti della sinistra, i comunisti che si riconoscono nella base del comunismo che parla di onestà, integrità intellettuale, solidarietà, lo sguardo sempre rivolto agli umili, si trovino spiazzati e si domandino se il loro partito, che pensavano diverso, poi, in fondo in fondo non fosse come gli altri.
Così, per le solite dichiarazioni di principio, oggi succede che il governo si deve basare, per quello sforzo di riforme che vuol mettere in atto, sui voti di Verdini e di Alfano. Una strategia perdente.....ma i principi (quali?) sembrano salvi!

16/12/2015 - 9:12

AUTORE:
Ginetta lariccia

Caro lettore che ricorda la ricostruzione è perfetta e non sgarra di un euro, sono le vergogne che questo paese ha sempre tollerato in cambio di elargizioni clientelari che i governanti hanno sempre allungato ad un popolo che per lo più si incazza quando si parla degli altri ma poi, in misura sicuramente ridotta, qualcosina agguanta anche lui (vedi una pensione baby o semplicemente un passar avanti per una visita) Comunque a questo sistema c'è sempre stato un partito che vi si è opposto:il PCI
Ma non solo: anche per evitare che i propri parlamentari usufruissero di questi scandali, puoi reperire gli statuti e i bilanci, tutti gli introiti di cui hai ben ricordato andavano direttamente nelle casse del partito ed ai rappresentanti nelle istituzioni tornava solo la cifra dei contratti dei metalmeccanici. Cosa poi mantenuta tutt'oggi anche nello statuto del PRC. Certo gli eletti non hanno fatto la vita degli operai ma nemmeno hanno goduto dei benefici che ALTRI hanno voluto e mantenuto a tutt'oggi che i comunisti non sono più in parlamento. E mi pare di capire dal tuo scritto che probabilmente tu sei uno di quelli che hai contribuito a tutto ciò visto la tua velata critica ad un Comunista. Ovviamente non per denigrare

15/12/2015 - 19:01

AUTORE:
Lettore che ricorda

...il politico perchè far parte del vecchio Partito Comunista in quegli anni era triste e forse anche pericoloso, ma solo per segnalare una verità, quella dei sostanziosi vantaggi della politica, contro cui mai si sono levati gli scudi:

"Prendete Franco Marini, l’ex presidente del Senato, una vita da democristiano, sempre lì a pe­dalare fra un vino d’Abruzzo e una dichiarazione in Tv. Ebbene a voi, leggendo i giornali di ieri, sarà sembrato esagerato il com­penso mensile che si è assicurato difendendo gli operai: 14.557 eu­ro, che corrisponde per l’appun­to all’indennità da senatore. Ma per la verità non è quello il solo de­naro che riceve dalle casse pub­bliche: infatti egli percepisce an­che una pensione Inps di circa 2500 euro al mese, che gli piove in tasca dal 1991, cioè da quando aveva 57 anni. Merito della legge Mosca, che evidentemente se ne è sempre impipata dell’allunga­mento dell’età lavorativa chiesto ai cittadini comuni…
Fra l’altro, visto che si parla di di­fensori del popolo, ci sia permes­so di ricordare che della legge Mo­sca beneficia anche il compagno Cossutta: la incassa dal 1980, cioè da quando aveva 54 anni (avete presente il 1980? Tanto per dire: in Urss c’era ancora Breznev, a Sanremo Bobby Solo cantava «Ge­losia » e il capitano del Milan era Aldo Maldera…). Dal 2008, poi il compagno Cossutta ha unito alla pensione Inps maturata grazie al­la legge Mosca anche il vitalizio parlamentare (9604 euro al me­se). E per non farsi mancare nulla al momento dell’uscita dal Parla­mento s’è assicurato anche la li­quidazione- monstre di 345mila euro, tutti in una volta. Un vero re­cord. Dimenticavo: la liquidazio­ne d­ei parlamentari viene chiama­ta tecnicamente «assegno di rein­serimento » o «assegno di solida­rietà». E,a differenza delle liquida­zioni dei normali lavoratori, è esentasse. Si capisce, con la solida­rietà bisogna essere generosi…
345mila euro di liquidazione. La pensioncina Inps grazie alla legge mosca e 9604 euro come vita­­lizio parlamentare: lo vedete? Pro­clamarsi paladini degli operai conviene."