Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Armando Cossutta è morto
Fu anima di Pci, Rifondazione e Pdci
L’anziano leader comunista è deceduto lunedì sera a Milano. Partigiano delle Brigate Garibaldi, dopo la guerra fu uno dei principali dirigenti del Pci. Nel 1991 diede vita a Rifondazione comunista e nel 1998 ruppe con Bertinotti e creò i Comunisti Italiani
Armando Cossutta è morto lunedì sera a Roma. Aveva 89 anni. Fu partigiano delle brigate Garibaldi e militante del Partito Comunista Italiano di cui, dopo la Liberazione, divenne uno dei dirigenti più attivi. Era malato da tempo ed era ricoverato all’ospedale San Camillo.
Una vita per il comunismo
E’ stato in Parlamento dal 1972 al 2008. A Botteghe Oscure rappresentava l’ala più filosovietica e si trovò spesso in contrasto con Enrico Berlinguer e le sue aperture occidentali. Nel 1990 non condivise la svolta imposta da Achille Occhetto che portò alla nascita del Pds e assieme ad altri fuoriusciti - Garavini, Libertini e Luciana Castellina -, fondò il partito della Rifondazione Comunista.
Nel 1998 ruppe con Fausto Bertinotti, divenuto nel frattempo segretario del Prc, sulla fiducia al governo di Romano Prodi e diede vita con Oliviero Diliberto e Marco Rizzo ai Comunisti Italiani (Pdci). La mossa non fu sufficiente a salvare il professore e l’esecutivo cadde, ma il Pdc entrò poi nel nuovo governo di centrosinistra guidato da Massimo D’Alema.
Del Pdci Armando Cossutta fu presidente per diversi anni. Ma nel 2006 si dimise dalla carica per contrasti con il segretario Diliberto. Nel 2008 ha dichiarato di avere votato per il Partito Democratico e di averlo fatto «da comunista». Quell’anno ha però lasciato la politica attiva andando a ricoprire, dal 2009, la carica di vicepresidente dell’Associazione nazionale dei partigiani d’Italia.