Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Due premesse. La prima: ho due cani, Lola e Rosi (7 chili in due) e il mio ultimo dell'anno è sempre intriso dalla loro paura dei botti; se andiamo da amici insieme agli auguri a chi resta in casa segue la raccomandazione di non farle uscire: “Mamma, ricordati! Meglio una pisciatina in casa che fuori ai petardi!”. Se invece restiamo a casa è tassativo alla mezzanotte pensare anche a loro. É così ormai da circa venti anni (prima c'era Mara).
La seconda: odio i botti, perché oltre alla loro pericolosità rompono le scatole: le mie figlie, a cui immagino siano sempre piaciucchiati come a tutti i bimbetti, non mi hanno mai chiesto di comprarglieli!!! Bel risultato educativo, no? (almeno per chi la pensa come me).
Bene. Detto questo trovo però le ordinanze dei sindaci contro i botti di Capodanno, compreso quella di Sergio Di Maio, veramente fuori luogo, inutili, roba da prime pagine di giornale per far parlare di sé per un paio di giorni e poi…
Sono molte le cose che mi fanno pensare questo. Comincerei dal dire che - come un botto - annunciarla ed eseguirla quando probabilmente una minima percentuale di cittadini ne sarà a conoscenza rischia di esser un buon introito nelle casse del comune (sempre che i vigili si diano da fare su questo articolo di sanzione). Vorrei però vedere come la notte di Capodanno potranno controllare tutte le frazioni, mi pare una missione impossibile.
Sempre meglio dei divieti che non vietano, la luce e le note dei rispettosissimi e bellissimi spettacoli piromusicali fatti di fuochi d’artificio e musica che si stanno organizzando in molte città italiane, per esempio a Genova.
E poi, caro Sergio, siamo seri: non è preferibile indirizzare le poche forze e multare chi disperde i rifiuti sul territorio anziché prendersela con chi festeggia Capodanno con i botti? E ancora, in una situazione in cui non si riesce a far giustizia, per esempio, sull’Hotel Granduca come si può punire “con una sanzione amministrativa pecuniaria” la gioia di chi lancia qualche petardo per salutare la fine dell’Anno Vecchio e l’arrivo di quello Nuovo?
Ma la tua è anche una strizzatina d'occhio agli animalisti-integralisti che già in questo anno e mezzo di legislatura ne hanno avute altre e altre ancora è probabile che ne avranno senza ovviamente mai accontentarsi; e a fine di strizzatine d'occhio forse si finirà, caro Sergio, a tener più in considerazione gli animali che le persone? E ai bottegai che hanno ormai gli scaffali con i botti prezzati e in bella vista, che dirai? Oddio, del resto non è l'unica cosa che in questo paese si può vendere, ma non usare!!! E alla stragrande maggioranza dei genitori e amici che usano con diligenza e attenzione tali - per me - brutti oggetti per guardare soddisfatti i propri figli o piccoli ospiti con il naso all'insù e le dita nelle orecchie? Pensa la discriminazione a Colognole o a Metato: chi abita di qua dal Serchio può vederli ma non tirare. Oh, il botto comunque arriva lo stesso!?!?
Vogliamo poi riflettere oltre i dieci giorni di ordinanza? Se è giustificata, come mi pare di capire, da “sicurezza e rispetto” vogliamo dire come si metterà quando in una villa del nostro territorio a chiusura di una cerimonia nuziale o festa di laurea si faranno, come oggi è di moda, i fuochetti di artificio? Quelli non sono pericolosi in ambienti ristretti e pieni di gente? E gli animali dei vicini che nemmeno hanno la possibilità di prepararsi? E che dire dei santi patroni? Vai a spiegare a Rosi e a Lola che quando c'è il botto per San Ranieri, Sant'Agostino o di San Vittorino non devono aver paura!!! Già, le tradizioni; dove lavoro sento dire decine di volte al giorno (me lo fanno apposta) che gli immigrati si devono adeguare alle nostre abitudini… e i cani no? A loro si può dedicare un'ordinanza che vieta una delle più grandi tradizioni e attrazioni del nostro folkloristico paese? Pensa il campionato mondiale di fuochi di artificio: se lo contendono sempre mastri pirotecnici italiani.
Per tutto questo mi associo ad altri che in queste ore l'hanno detto: un lavoro culturale, didattico, a partire dalle scuole, con i negozianti che avrebbe portato in un tempo non troppo lungo ad una sensibilizzazione e ad un uso consapevole e rispettoso di botti mi avrebbe convinto maggiormente; sei ancora in tempo, ritira l'ordinanza, lancia un appello ai cittadini al rispetto di persone e animali a Capodanno come per tutti i giorni dell’anno e comincia con l'altro lavoro, quello della condivisione con tutte e tutti i sangiulianesi altrimenti questa tua scelta rischia di essere come appunto un botto: una volta scoppiato non resta niente!
Auguri, comunque.
Luca Barbuti