Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
di Ovidio Della Croce
Questa rubrica saluta con affetto l’amico Sandro Marianelli. Finalmente domenica! ha diversi debiti con Sandro, a cominciare dal logo: è suo l’inserimento della torre di Pisa al posto della tour Eiffel tra le mani di Fanny Ardant. Mercoledì sera in pizzeria mi aveva chiesto cosa avrei scritto questa domenica e gli avevo risposto che avevo preparato Le cose da ricordare del 2015. Sandro era d’accordo nel ricordare Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira. Sul resto non abbiamo avuto il tempo di parlare.
Khaled, Parigi, Philae
Quest’anno è volato, si dice sempre così alla fine dell’anno. Si dice anche: le giornate sono pizzicotti. Non lo so come possa essere un anno lento, che non passa mai e nemmeno un giorno lento che non passa mai. Si dice anche: vent’anni sono volati, sono certe giornate che non passano mai. Questo si dice lo capisco meglio, perché mi sembra sia successo così un po’ a tutti noi. E poi si dice che alla fine dell’anno è tempo di bilanci. Allora proviamo a fare il bilancio del duemilaquindici all'inizio del duemilasedici. Proviamo a ricordare le grazie e le disgrazie pubbliche del duemilaquindici, quelle private ciascuno se le tiene per sé.
Farò dunque un normale bilancio dell’anno delle cose da ricordare di questo mondo che normale non è. Volevo scegliere una cosa sola da ricordare. Cosa guida le cose e cosa le muove, un niente. Ecco allora che se ne sono aggiunte altre due o tre.
Il Presidente Mattarella quando a metà ottobre è venuto a Pisa, ha scoperto una targa nel Piazzale antistante gli Arsenali Repubblicani di intitolazione dell'Area archeologica alla memoria del signor Khaled al-Asaad, l’archeologo siriano direttore degli scavi di Palmira ucciso il 18 agosto dai fanatici dell'Isis, e lo ha definito “un benemerito dell’umanità che ha cercato di salvare un patrimonio culturale importante e lo ha fatto sapendo di rischiare la vita".
Ora è meglio leggere l’articolo di Massimo Gramellini su Khaled al-Asaad (vedi allegato) e poi una cosa buona che si potrebbe fare è firmare una petizione on-line su change.org che ne chiede la candidatura postuma al Nobel per la pace.
Ma le cose belle e le cose brutte sono come una partita a shangai, tiri via un bastoncino e ne muovi un altro e un altro ancora e poi ecco quelli dell’attentato a Charlie Hebdo (7 gennaio), e i centoventinove che sono i morti di Parigi del 13 novembre. Ammazzati nei loro momenti di svago, come Valeria Solesin al Bataclan di Parigi, città dove siamo andati nel nostro tempo libero a vedere musei e mostre, a studiare e a divertirci.
Per qualche strana combinazione si solleva un bastoncino che ci porta una bella notizia da una cometa. I ricercatori della missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sono riusciti, il 12 novembre 2014, a far atterrare sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko qualcosa di costruito dall’uomo: il lander Philae, un cubo di un metro per lato con una massa di 100 chilogrammi e pieno di strumentazioni per analizzare le caratteristiche di uno dei corpi celesti osservati fino dall’antichità. Non importa se non è la cometa di Halley, gli scienziati hanno fatto viaggiare per dieci anni la sonda che ha percorso sei miliardi e mezzo di chilometri per far atterrare il lander Philae sulla cometa 67P/C-G. Ma Philae si era come ibernato, aveva scaricato le batterie a causa della scarsa esposizione solare e si era spento. Ma esattamente alle 22:28 di sabato 13 giugno duemilaquindici Philae si è risvegliato, nel corso della sua orbita la cometa si è avvicinata al sole e i pannelli solari di Philae si sono ricaricati. Questa notizia è stata definita come “uno dei momenti più sorprendenti nella storia delle esplorazioni spaziali”.
La missione della sonda spaziale si chiama Rosetta per ricordare la pietra che permise agli archeologi di decifrare alcuni geroglifici degli antichi egizi, visto che il suo scopo è quello di spiegare come si sono formati i pianeti e il sistema solare. E il lander, “veicolo di atterraggio”, si chiama Philae per ricordare l’isola dove fu trovato un obelisco le cui iscrizioni furono utilizzate per decifrare le scritte della stele di Rosetta e perché ha il compito di trasmettere dati e informazioni registrati sulla superficie della cometa 67P/C-G.
Così a fine anno, per la prima volta nelle storia dell’umanità, qualcosa di costruito sulla terra si è rianimato su un corpo celeste in gran parte di ghiaccio distante oltre 514 milioni di chilometri, e ha in memoria ottomila dati e informazioni sulla composizione della cometa. Qualcosa da un punto lontanissimo di una cometa sparsa nell’universo sta lavorando per noi alla ricerca di composti organici che potrebbero aiutarci a capire il ruolo delle comete nel portare la vita sul nostro pianeta, se questo processo è avvenuto.
Mentre continuiamo a giocare a shangai, estraiamo il bastoncino del signor Khaled al-Asaad che sorride per la missione Rosetta e perché Philae si è risvegliato. È stato un brutto Capodanno trascorso senza la persona con cui era bello stare, il mio amico Sandro. Mi ha lasciato con un sorriso e anch’io gli ho sorriso. Auguri per il 2016!