Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il codirosso è sulla punta della baracca dell’ex Oasi Zero, si dondola sulle zampette e parte a razzo in verticale verso il cielo, due, tre looping, tonneau da maestro, vite, fiesler da solitario e poi di nuovo sul trespolino.
È una meraviglia.
La difficoltà è della messa a fuoco automatica che mette in “difficoltà” la fotocamera, la difficoltà con quella manuale è legata alla ricerca, sbracciandomi come una marionetta legata ai fili comandati dall’uccelletto, del soggetto incredibilmente agitato.
A casa riguardo sconsolato le immagini sullo schermo del pc e scopro il perché di tutte quelle giravolte “sconclusionate”.
Non mi dispiace non avere fatto una foto perfetta, anzi brutta.
Per me e per Codirosso è comunque una vittoria.
Tra due giorni ti porto una calza piena di mosche e farfallini.