Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
VECCHIANO
Nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, svoltosi il 30 dicembre 2015, è stato approvato all'unanimità il Regolamento sulla collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la cura dei beni comuni (testo integrale in allegato).
Durante la seduta Lorenzo Del Zoppo, Assessore alla Pubblica Istruzione ed alla Legalità del comune di Vecchiano, è intervento sul percorso che ha accompagnato la nascita di questo documento. Ecco le sue parole:
"Il percorso che ha portato all’approvazione del Regolamento inizia un anno fa con la conferenza del Prof. Iaione e poi prosegue con il lavoro degli Uffici Comunali per adattare il regolamento alla realtà vecchianese; in questo percorso sono stati fondamentali gli incontri, organizzati da Labsus (che si ringrazia), con altre realtà comunali di tutta Italia.
È stato quindi un anno intenso di incontri e di discussioni, di confronto con altre esperienze, con amministrazioni che avevano già fatto, o stavano facendo come noi, lo stesso percorso d’approvazione.
Da tutti gli incontri, da tutte le discussioni, è emersa una forte convinzione: è in atto un radicale cambiamento nella nostra società e l’Ente Comunale deve essere protagonista all’interno di tale mutamento.
Infatti, da più parti, si riscontra un generale scollamento tra cittadinanza e Istituzioni, alimentato anche dal clima di sfiducia.
Per cui, che fare? Ecco che il Regolamento, fondandosi sul principio costituzionale di sussidiarietà, diviene uno strumento con il quale far diventare la cittadinanza protagonista della vita amministrativa comunale a partire dalla gestione dei beni comuni.
Per far ciò occorre un impegno di tutti al fine di cambiare l’attuale paradigma di governo che continua a vedere la Pubblica Amministrazione come sovrana e il cittadino come suddito e semplice utente finale di servizi; questo paradigma, già nel tempo indebolito, è oggi definitivamente in crisi e occorre cambiarlo in favore di un rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadinanza di tipo paritario e basato sulla verità e sulla fiducia reciproca con l’obiettivo di condividere e co-gestire i beni comuni; il Regolamento, così, dà legittimità giuridica all’idea politica per cui si può amministrare non solo “per conto dei” ma anche, e soprattutto, “insieme con” i cittadini e che lo si possa fare fidandosi reciprocamente, scambiandosi informazioni, a partire da un innovativo patto sociale di collaborazione leale con il fine ultimo di risolvere assieme i problemi della comunità.
Si tratta, quindi, di un cambiamento non solo amministrativo ma anche politico fondato sulla consapevolezza di superare le pur utili forme della partecipazione in favore di rapporti di collaborazione più stretti; tale consapevolezza è dovuta al fatto per cui non basta ascoltare la cittadinanza ma occorre condividere con essa l’amministrazione dei beni comuni a partire dal principio per cui un bene pubblico/comunale non appartiene solo ed esclusivamente all’Ente Comunale ma anche, e soprattutto, alla comunità dei cittadini che quotidianamente usano tale bene, specialmente quando si tratta di un uso di tipo “sociale”: una piazza frequentata dai cittadini o uno spazio pubblico usato da bambini e ragazzi non appartengono esclusivamente al Comune, ma sono anche di quei cittadini, di quei bambini e di quei ragazzi che quotidianamente vivono e danno vita a quei luoghi e per ciò devono avere la possibilità di gestire proprio quei luoghi perché sono luoghi che appartengono anche a loro.
Senza dubbio il Regolamento che andiamo ad approvare ha dei tratti molto ambiziosi e crea delle prospettive di lungo periodo. Io penso che si tratti di un percorso e di un’eredità importante per l’Amministrazione che verrà e sono sicuro che con l’impegno di tutti si possa davvero realizzare quel cambiamento che è inevitabile quanto auspicabile".