none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
PISA
Comunicato di Sinistra Ecologia Libertà - Pisa

8/1/2016 - 17:35

PANICUCCI: "COSI' LE PROVINCE NON POSSONO ANDARE AVANTI. I TAGLI SONO UN DISSESTO INDOTTO, IL GOVERNO SE NE ASSUMA LA RESPONSABILITA' DI FRONTE AI CITTADINI"

 

E' sempre spiacevole assumere il ruolo, seppur carico di dignità, della Cassandra omerica, ma spesso capita in politica: la cosidetta “abolizione delle province” al tempo tanto applaudita come un modo di snellire la macchina amministrativa e eliminare i costi dei tanto odiati politici, oggi mostra tutti i suoi limiti e rischia di ripercuotersi direttamente sulla qualità dei servizi per i cittadini, cosa da noi prevista e annunciata. Com'è noto, la legge Del Rio prevedeva la "dismissione" delle province partendo dalla componente politica elettiva sostituita dall'elezione di "secondo livello" (da parte dei consiglieri comunali) di consiglieri o sindaci dei comuni, con il compito di gestire quelle funzioni che ancora rimangono assegnate all'ente sovracomunale.Sinistra Ecologia Libertà, pur non condividendo all'epoca la riforma, scelse di partecipare alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale nell’ottobre del 2014 costruendo, insieme al Partito Democratico, la lista “Centrosinistra per la Provincia di Pisa”, mettendosi a disposizione con responsabilità e spendendo uno dei propri esponenti istituzionali più importanti. Un senso di responsabilità che da allora non è mai venuto meno, sia nei confronti dei cittadini, cercando di evitare loro i disagi derivanti da scelte politiche nazionali e regionali sbagliate, sia nei confronti dell'istituzione provinciale e dei suoi dipendenti, sempre rivendicando l'importanza delle sue funzioni di fronte ai continui tagli e ridimensionamenti; e anche, ultimo ma non ultimo, nei confronti della coalizione e del suo presidente Marco Filippeschi.Proprio il presidente Filippeschi in queste settimane faceva notare come questo lavoro importante e faticoso, già difficile nelle condizioni date fin dall'inizio, oggi purtroppo perda di efficacia e venga sistematicamente svuotato a colpi di Legge di Stabilità, delle quali l'ultima fatale.L'ultima di queste leggi infatti, da poco approvata dalle Camere, dà il colpo di grazia ad un ente che ha ancora delle competenze, che dovrebbe ancora garantire dei servizi, che ha ancora lavoratori alle sue dipendenze. Come giustamente ha denunicato il presidente Filippeschi, alla nostra provincia mancherebbero, per scelta del Parlamento, oltre 10.000.000 di euro, al complesso delle province toscane oltre 77 milioni di euro. Si tratterebbe di un dissesto indotto, cioè fatto per il prelevamento di risorse dai territori a beneficio dello Stato centrale. Se non verrà profondamente rivista l'entità dei tagli alle province, i consiglieri proviniciali ed il presidente saranno definitivamente ridotti a puri e semplici curatori fallimentari, senza possibilità di compiere scelte politiche che ne giustifichino la presenza.Ecco perché, in accordo col nostro consigliere provinciale, chiederemo agli uffici di verificare la sostenibilità dei tagli imposti dalla legge di stabilità e, se sarà confermato, come sembra, che non vi sia possibilità di chiudere il bilancio in pareggio, a quel punto per noi l'unico atto responsabile e necessitato sarebbe che il presidente e tutti i consiglieri provinciali rassegnassero collettivamente le dimissioni, obbligando in questo modo alla nomina di un commissario prefettizio e di fatto costringendo così il governo a gestire la situazione che ha esso stesso creato.Un segnale indubbiamente forte, ma che avrebbe lo scopo di accendere una volta per tutte i riflettori sul danno che ha fatto e continua a fare una riforma sbagliata, concepita in modo frettoloso, senza disegnare un punto d'arrivo preciso. Un segnale che servirebbe anche per far tornare la politica al centro della scena, e per evitare che le istituzioni siano, anche in futuro, riformate sulla base di paradigmi efficentisti di riduzioni di costi a prescindere, senza fare prima una riflessione seria e attenta delle ricadute sugli equilibri istituzionali e sopratutto sui servizi per i cittadini.

 









Fonte: Luca Panicucci, coordinatore provinciale Sinistra Ecologia Libertà- federazione di Pisa
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri