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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Teatro Rossini
Silenzi di Guerra

16/1/2016 - 16:58

Poco partecipata la nuova opera teatrale di Renato Raimo, un'anteprima nazionale che sarà replicata la Teatro Verdi di Pisa alla fine del mese prossimo.

Chi l'ha perduta (forse per poco interesse o per la serata fredda di venerdi) può rimediare andando il 27 febbraio alle ore 21 o il 28 febbraio alle ore 17 al  suddetto Teatro per non perdere una serata di emozioni.

 

Forse la prima guerra mondiale sembra così lontana da noi, nel tempo e nella mente, ma i sentimenti dei genitori, di un padre in questo caso, che vedono partire il loro figlio diciottenne (un bambino ancora) per il fronte, sono ancora attuali e un ottimo Renato Raimo riesce magistralmente a trasmetterlo agli spettatori presenti.

 

L'opera girerà per l'Italia, da nord a sud e l'ultima rappresentazione avverrà proprio nei territori del fronte, nelle trincee che hanno visto morire milioni di persone, ragazzi, contadini e spesso analfabeti, con dialetti che nemmeno si capivano fra di loro.

 

Un'apparato scenico non faraoico ma efficiente, buone le luci e buoni gli effetti sonori. Eccellente la musica del maestro (giovane maestro) Marco Lo Russo che ha scandito musicalmente le varie scene e chi ci ha regalato, su gentile richiesta, uno spettacolare starordinario Barbiere di Siviglia alla fisarmonica in finale di serata.

 

 

 

 

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