Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Dopo tre giorni di prove ed allestimenti per l'edizione 2016, Renato Raimo ha rappresentato in prova generale al Teatro Rossini di Pontasserchio la sua " Silenzi di Guerra", opera che porterà nei prossimi mesi nei teatri della Toscana e di altre Regioni.
Grande prova dell'attore pugliese, pisano di adozione, e della sua Compagnia, a cominciare dal valente musicista Marco Lo Russo, artista a livello internazionale.
Raimo riesce a trasmettere la vicenda umana di un medico che segue il figlio nelle trincee della Prima guerra Mondiale attraverso i sentimenti e i silenzi delle parole non dette in un rapporto padre - figlio molto diverso da quello di oggi
La scenografia, curata nei minimi dettagli per dare evidenza ai vari passaggi della storia, riesce a far vivere le vicende in modo dinamico.
"Silenzi di Guerra" è tra l'altro candidato a partecipare alla Settimana della Cultura Italiana, che si svolgerà prossimamente a L'Avana.
Non molto numerosi gli spettatori, una occasione mancata per assistere a un evento culturale di grande spessore.
Come sottolinea anche Sandro Petri, presidente dell'associazione La Voce del Serchio, organizzatrice dello spettacolo nell'ambito della Stagione Teatrale 2015/2016 del Comune di San Giuliano:
" E' stato piuttosto complesso inserire questo spettacolo nel Cartellone che le associazioni locali hanno gestito insieme con il Comune di San Giuliano. E il risultato è stato davvero positivo.
C'è il rammarico di non aver visto il teatro pieno in una occasione così importante. Riceviamo molte richieste per portare proposte culturali di alto livello e ci aspettiamo una risposta adeguata a queste iniziative.
Tra l'altro il Teatro Rossini è davvero perfetto per vivere al meglio l'opera teatrale. Rispetto ai più grandi e importanti teatri, la sua dimensione e la sua struttura fanno in modo che lo spettatore possa entrare nella storia, esserne un partecipante attivo.
E' come vedere un film al cinema in 3D.
Un grazie di cuore a Renato, che con Iolanda, Francesca, Marco e gli altri, ci ha fatto questo regalo.
L'Associazione continuerà a lavorare attivamente nell'ambito teatrale con le Scuole ( si è avviato qualche settimana fa il nuovo Concorso teatrale che si concluderà a Maggio) e con il Comitato di Indirizzo del Teatro Rossini".
Ma non c'è stato solo lo spettacolo. Infatti, al termine Raimo e Lo Russo hanno dato vita ad un vero e proprio happening, con il musicista che con la sua fisarmonica ha interpretato la "Cavatina di Figaro" dal Barbiere di Siviglia ( eravamo al Rossini...) e con l'attore che ha dedicato lo spettacolo ad un eroe della Prima Guerra Mondiale di San Giuliano, Armando Misitano, caduto in Trentino nel giugno 2016, leggendo alcuni frasi da lui scritte e riportate da un documento del 1917.
Insomma, una serata che ha saputo emozionare e coinvolgere chi ha voluto partecipare.
Chi non c'era potrà assistere allo spettacolo al Verdi di Pisa il 27 e 28 febbraio.
Le foto del dopo spettacolo sono di Luigi Polito