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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Mani di Strega
Le Madamadorè

24/1/2016 - 11:36

Questa settimana Segnali di Fumo, è un titolo molto azzeccato, in questa foschia che avvolge tutto e tutti, dove si fa fatica ad individuare la strada, a riconoscere i compagni di strada, a intravedere punti di luce che facciano da riferimento, raccontare una storia di un gruppo di giovani appassionati, determinati e carichi di entusiasmo fa stare bene.

questa storia infatti non è solo una storia di un successo professionale, racconta anche che la strada è quella della costruzione e della scelta della condivisione di un progetto, del mettersi insieme per moltiplicare le possibilità.

Si può passare dal tempo dei lupi solitari al tempo del genio collettivo, si può fare ...

 

 

Incontro Sara Ferraioli nella nuova sede della casa editrice a Vecchiano, precisamente ad Avane, circondata da olivi, da due gatti e un cane che ormai è uno dei simboli di MdS e di un modo di vivere il più possibile in sintonia col mondo che la circonda. E’ molto orgogliosa della nuova sede che consentirà di svolgere una pluralità di eventi che la piccola sede di Viareggio non poteva ospitare, poi si è avvicinata al paese di Antonio Tabucchi autore al quale in casa editrice sono tutti molto legati e per chi di libri vive queste cose contano.


La prima cosa: con l’arrivo nella nuova sede è quasi un ritorno a casa, non è così?
Beh, si, io sono nata a Migliarino e dopo essermi spostata a Pisa per l’università e poi a Viareggio per lavoro, questa è una sorta di ritorno a casa. Una scelta consapevole mossa dalla volontà di abitare in quei luoghi che hanno caratterizzato la mia infanzia ma che percepivo a volte come poco stimolanti. Pochi anni non molto lontana e molti viaggi mi hanno però riconciliata con la voglia di vivere e lavorare in questo territorio. Il corso del fiume Serchio è tornato ad essere un compagno delle mie giornate! Scherzi a parte ha influito molto anche il rapporto col Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli con il quale da anni collaboriamo per il nostro concorso artistico-letterario e la posizione strategica di questa valle che ci permette di muoverci per tutta la toscana con molta facilità.
 
Come hai iniziato? Qual è stata la molla che ti ha spinto a compiere la scelta di diventare Editore?
La scelta si è sviluppata quasi da sola e come spesso accade in vicende che poi prendono una diversa consistenza, quasi per caso. Volevo mettere a frutto quanto studiato all’università, soprattutto il desiderio di approfondimento e di riflessione che viene dal metodo filosofico. E tre anni fa vi era un contesto e delle pulsioni fra un gruppo di persone che poi hanno preso questa direzione. 


Ma vi è stato un elemento scatenante?
Si, nel contesto a cui facevo riferimento stavamo in molti cercando lavoro, ma anziché trovarlo, l’abbiamo creato. Si era resa disponibile alla vendita la Titolare di Manidistrega, e noi abbiamo trovato un accordo per l’acquisizione. Quando dico noi intendo il primo gruppo dei soci, Elena Sbrana, l’editor, Carmine Santangelo il bravissimo grafico, ed io. A guardare indietro anche se è passato poco tempo, vedo una buona dose di follia: in Italia è tutto terribilmente e inutilmente complicato; lo sai, ma fin quando non lo tocchi con mano non capisci come agisce questa specie di metastasi che si chiama burocrazia.
 
Esiste un progetto editoriale, e come si sviluppa?
Il progetto ha avuto più fasi. Nella prima abbiamo cercato di capire che cosa volevamo fare realmente, successivamente abbiamo consolidato le acquisizioni raggiunte; abbiamo imparato facendo.
 
Puoi dirci qualcosa di più preciso.
Si, certo, ora MdS è un gruppo allargato dove i soci fondatori sono solo una parte ed io ho un ruolo di coordinamento. Le collane che erano nate in casa editrice hanno dei direttori che ne sono responsabili e che lavorano con ampi margini di autonomia. Il team di lavoro è essenziale per affrontare problemi e decisioni complesse.
L’ultima nata è "Cattive Strade" ideata da Fabrizio Bartelloni. Nel primo romanzo “Amore privato” la protagonista fa una scelta difficile e anche dolorosa ma non è detto che sia quella sbagliata. Poi c’è la collana Storie ora diretta da Silvia Belli che è la collana nata con l’acquisizione della vecchia casa editrice portando addirittura con se un libro ed una autrice alla quale siamo molto affezionati; Viola Talentoni. Viola racconta della sua Livorno sotto le bombe e delle speranze e l’impegno per la ricostruzione. Con la direzione di Silvia la collana cambierà grafica ma sempre più si dedicherà a storie che hanno a che fare con la realtà. In questa collana ci sono anche i libri di Sandra Mazzinghi, il libro della giornalista Antonia Casini che guarda al modo delle persone affette da Sindrome di Down, e il bellissimo Andalù di Vittorio Cotronei.


Vorrei interromperti un attimo su questo aspetto per chiederti qual è il modo di gestire questa cose come donna..
Mah, guarda io sono nata nel post femminismo. Molte cose ormai sono acquisite, nonostante la storia ci abitui a bruschi balzi indietro. Io mi concentro sui problemi e cerco soluzioni; quelle possibili. Poi noi condividiamo il tempo di fare cose che ci piacciono e questo è molto gratificante; come carattere sono accomodante, mi piace mediare. Comunque proprio nella collana storie abbiamo il libro di Sandra Mazzinghi, l’Orizzonte rubato, che tratta il tema della violenza sessuale e se possibile quella più odiosa: quella che si consuma dietro le mura domestiche di un padre verso la figlia, con una madre succube che non interviene. Una storia vera purtroppo.


Torniamo alle collane
Si la collana Sfridi è stata affidata a Giovanni Vannozzi che abbiamo conosciuto in occasione di due progetti per noi molto importanti. Il primo "Sulle spallette alle nove", storia di una notte pisana. E’ stato un successo editoriale e una sfide impegnativa vinta grazie al lavoro di Fabrizio Bartelloni, che è stato il curatore editoriale con Silvia Belli. L’altro è il progetto Favolare, il corso di scrittura svolto con i detenuti del carcere di Don Bosco alla realizzazione del cui volume ha collaborato con la già citata Antonia Casini. Poi abbiamo la collana dei Cuccioli, con il best-seller Mia Story di Francesca Petrucci che ha superato le mille copie vendute!
Abbiamo poi la collana di poesia “Sfridi diversi” e Tellus, sul giardino e i suoi rapporti con la letteratura, entrambe curate da Fabio Della Tommasina. Emilio Bertoncini con i suoi successi Orticoltura eroica urbana e L'orto delle meraviglie ha dimostrato che l'interesse per questo argomento è molto radicato e attuale. 
 Infine i volumi speciali fuori collana come Altra gente di Pisa, che raccoglie i dipinti di un grande pittore contemporaneo pisano che è Enrico Fornaini con le poesie di Alessandro Scarpellini, uno sguardo carico di umanità su coloro che sembrano diversi e per questo sono emarginati, un tempo non era così.


Scusa ti interrompo ancora per sapere del concorso artistico letterario che organizzate ormai da tre anni, che cosa ti ha insegnato?
Il concorso artistico letterario che organizziamo ormai da tre anni è stata una delle prime cose pensate dopo l’acquisizione della casa editrice. Volevamo trovare contatti nuovi, incontrare autori, così abbiamo pensato di trovare un tema intorno al quale chiedere alle persone di esprimersi e così è stato per Macchie d’acqua, Tramare, Radicamenti.

Tutti temi che hanno a che fare col territorio dove si svolge la nostra vita ma che ci dà la spinta per guardare oltre, alla diversità, alla differenza che riempie la vita di senso. Le giurie selezionano le opere migliori e alla fine pubblichiamo volumi antologici con le migliori opere selezionate Al termine del concorso la storica dell'arte Ilaria Paoletti allestisce sempre la mostra delle opere vincitrici in luoghi come la bellissima Villa Argentina di Viareggio, con Villa Paolina e villa Borbone sempre a Viareggio
Il tema di quest’anno sarà il tempo: la cosa più facile da percepire e più difficile da descrivere, ma siamo certi che avremo bei racconti, poesie, e immagini. 


Ma qualche anticipazione per il nuovo anno?
Certo! La riedizione del libro di Athgos Bigongiali Una città proletaria.

Il libro uscì presso l’editore Sellerio nel Novembre del 1989 ed ebbe un successo straordinario. Abbiamo acquisito i diritti e l’autore aggiungerà due nuovi capitoli. Siamo molto felice di rendere nuovamente disponibile al pubblico un libro che parla dei movimenti anarchici del primo novecento a Pisa, che a quel tempo era la terza città industriale d’Italia. E’ passato più di un secolo ma molte cose sembrano essere sempre uguali a se stesse; per questo va coltivato il vizio della memoria.
Poi stiamo lavorando duramente al nuovo sito che ci permetta di essere sempre più consolidati nel mondo del web ed in questo Alessio Lunardelli, ingegnere nato e cresciuto fra migliarino e marina di vecchiano ci sta dando un aiuto importante.


Un'ultima cosa, c'è qualcos'altro oltre il lavoro editoriale?
Beh, veder nascere un libro è sempre molto bello. Dall'idea iniziale alla copertina; un lavoro di squadra con l'autore. E' sempre emozionante quando il libro stampato ti passa fra le mani! Però effettivamente c'è una grande novità non editoriale. Abbiamo da poco finito di scrivere lo statuto della futura associazione culturale. Intendiamo fare ogni sforzo per la promozione della lettura, del libro ma con un occhio molto attento al territorio in cui viviamo.

L'habitat naturale della nostra regione è meraviglioso. Lo si difende tanto meglio tanto più lo si conosce e lo si usa. E noi questo vogliamo fare.


Non si può dire che ti annoi...!
Non mi annoio per niente; al contrario mi piace molto quello che faccio che è un po' come mettere il lievito in un impasto e vedere le cose che crescono e prendono forma. Ovviamente tutto ciò è possibile solo perché siamo una squadra eterogenea ed effervescente. Un tempo faticoso ma molto gratificante, non c'è cosa migliore del condividere progetti e vederli realizzati. 
I libri da sempre ci permettono di vivere molte vite e partecipare alla loro nascita è una grande soddisfazione.

 
 


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