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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Comune di Vecchiano
Il sindaco Giancarlo Lunardi ricorda le Foibe

10/2/2016 - 16:59


 
Il sindaco Giancarlo Lunardi ricorda le Foibe
 
Vecchiano – “Il nostro Paese non può dimenticare”: il sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunardi ricorda l’eccidio delle Foibe, in occasione dell’anniversario che cade, appunto, il 10 febbraio. “Furono migliaia le persone uccise in quello che fu un vero e proprio eccidio perpetrato da parte dell’esercito jugoslavo nei confronti della popolazione Giuliano-Dalmata rea di essere, e sentirsi, Italiana.

Non possiamo, inoltre, dimenticare l’amara sorte anche degli esuli Istriani, circa 250mila, che furono costretti ad abbandonare le loro città, Zara, Fiume, Spalato, solo per citarne alcune, perché erano e volevano restare Italiani. Queste persone furono costrette ad abbandonare tutto, le proprie case ed i propri beni, per ricominciare in Italia oppure in altri paesi dove furono costretti ad emigrare a causa delle gravi condizioni economiche che li avevano colpiti.

Noi oggi chiediamo che si esprima una condanna ferma anche nei confronti di chi si è reso responsabile delle Foibe e dell’esodo Istriano, perché un Paese è davvero unito solo se ha il coraggio di ricordare tutta la propria storia, senza distinzione alcuna”.
 
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