Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
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E' proprio vero, il cartello giallo che indicava l'orario di chiusura della Marina è sparito. Forse il vento, dice qualcuno, ma la mancanza è stata segnalata e ben presto il cartello tornerà. Intanto continuano le infrazioni alla regola della chiusura e alcune sanzioni sono già state inflitte.
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Alle 10,30 di un venerdi è raro vedere il parcheggio di Case di Marina senza nemmeno un'auto. E' valsa la pena fare una foto alla novità.
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Operai la lavoro per la posa in opera di un palo che sosterrà una telecamera di sorveglianza che sarà rivolta verso il piazzale Silvano Ambrogi. Si aggiunge a quella già in funzione per il rilevamento delle infrazioni all'orario di chiusura della Marina.
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Una visione che un imprenditore edile eticherebbe come uno grosso e inammissibile spreco. Una spiaggia quasi deserta, sporca di residui vegetali, senza un luogo di ricovero, un luogo per bisogni corporali, per di più con un accesso gratuito. L'imprenditore edile ci vedrebbe invece il posto ideale per un bel resort, magari di lusso, con tante casettine da affittare, una spiaggia ben pulita dal bagnino (ecco, un bel posto di lavoro!), belle docce, un bar per i drink, le apericene, musica di tendenza (altri posti di lavoro, che di queti tempi!). Un vero spreco di territorio che non serve a nessuno e che potrebbe invece comportare progresso, turismo e tanti posti di lavoro per i nostri giovani.