'ntervento di Giaomo Ranieri Barsanti D'Avane
Ho provato a costruire un evento FB per noi al Caffè Volta Pagina. Tuttavia, quando cerco di mandare gli inviti mi compare la scritta:
Siamo spiacenti, ma sembra che tu stia mandando inviti a persone che non sono interessate ad accettarli. Assicurati di invitare solo le persone che conosci e che credi apprezzerebbero l'evento. Potrai mandare altri inviti una volta che più persone li avranno accettati.
Allora ho provato con solo una persona certamente interessata, anziché 500, ma nisba.
Nzomma, dopo du ore lascio perde nzenò c'ammattisco. Avevo provato anc'a mandà l'inviti dalla pagina di Robbio, ma seh, un me li piglia.
C'era anche uno spunto di riflessione, sotto la locandina, un po' semplicistico, ma utile alla causa, credo:
Perché l'Unesco ci sostiene? Perché non viene insegnato a scuola il canto in ottava rima? E le nostre danze dove sono? E la musica? Perché stanno scomparendo tutte le nostre lingue a favore dell'italiano che nel giro di alcune decine di anni sarà sostituito dall'inglese? Una lingua è un veicolo culturale, se io perdo la mia lingua perdo la mia cultura. Perdo la mia stessa capacità di pensare autonomamente e sarò facilmente il megafono di pensieri di altri, dei loro interessi, che sono contro quelli miei, di mio padre e mia madre. Sarò beffardamente portato a rivendicare con tutte le mie forze la mia distruzione antropologica, ogni volta che mi inserisco nella corrente culturale del momento artatamente aizzata da chi la sa lunga, nel frattempo credendo di agire per il bene del mondo o per chissà quali diritti. E dopo? Chi sarò io? Uno che deve soltanto studiare, lavorare, guardare, e comprare? Perché? Forse perché una volta sradicato sono facilmente manipolabile?
Perché l’Unesco ci sostiene? Forse perché siamo esseri pensanti?
Divertimento, canto e poesia.
Gruppo Urtura Toscana
Tutto quanto la cultura ufficiale non dice
Fonte: Giacomo Ranieri Barsanti, Gruppo Urtura Toscana