Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Che era un “piccione” si sapeva già dall’anagrafe, ma lo dimostrò quando sbarcò e disse di aver trovato gli “indiani”.
Ma o caro Cristi, direbbe la Littizzetto, o signor Colombo, sono Cree, Ojibway, Chippewa, Carrier, Ingalik, Dogrib, Han, Hare, Koyukon, Kutchin, Mountain, Slavey, Tanaina, Yellowknife, Yakima, Wallawalla, Nimipu, Cayuse, Palouse, Kalispell, Skitswish, Kootenai, Atsina, Pomo, Modoc, Yana, Chumash, Costanoan, Maidu, Miwok, Patwin, Salinan, Wintun, Yokut, Yuki , Cahuilla, Diegueño, Gabrileño, Luiseño, Serrano e tutti gli altri noti poi nei film di “indiani” apperappunto!
Ne avevi da scegliere, ma te no, sono nelle Indie e quindi sono indi!
Poi ne venero altri come te e dissero che eran “pellerossa”, boni quelli!
Ma a noi, di riflesso, chi è che poteva dire che siamo “bianchi”?
Nessuno, perché nessuno ci ha mai scoperti, ci siamo scoperti da noi stessi e non ci siamo ancora ricoperti e siamo pieni di malanni!
Bravo Ta-Tanka I-Yotank, per noi Toro seduto, li hai ben batocchiati i presuntosi prepotenti “visi pallidi”!
In tuo onore, grande capo pellerossa, alla nostra Marina, lontanissima dalle tue rosse terre, innalziamo capanne simili alle tue e ci arrossiamo metaforicamente all’ultimo sole rosso in attesa di arrossarci fisicamente a quello caldissimo dell’estate.