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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Umberto Mosso
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Di Roberto Zangheri
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Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Massimiliano Ghimenti
Sindaco di Calci"
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Il Raccontino
Viaggio
di Santino Gabrielli

23/2/2016 - 19:39

Ti piace sognare il viaggio, centellinare la partenza, affidandola al cuore. Un libro, una poltrona accogliente, la testa reclinata all’indietro, un bicchiere di vino. Basta poco per partire. E un taccuino per fissare le tappe.


Andarsene per il mondo chiudendo gli occhi, affidandoti all’istinto. Come hai sempre fatto le  tue cose,  anche quelle importanti. E immaginare i crocevia della vita, le distanze, i percorsi da fare; le stazioni, gli aeroporti, i sedili di un autobus, gli incontri, le domande da fare, le decisioni da prendere.


Le gioie e le fatiche, i vestiti da portare, il tuo coltello Opinel  vecchio di  trent’anni, i libri e la piccola lampada da lettura. Tutto nel solito zaino. E i foulards scelti con cura o le scarpe, solo un paio ma comode e con la gomma .


E  poi gli arrivi, alla fine di un pomeriggio, al tramonto. Prediligi quelli col mare in lontananza che riflette la giornata. E le osterie con le camere spartane ma essenziali, al piano di sopra. Qua e là polvere, che non disturba. Un buffo souvenir sulla comò di bambù  e la luce che entra dalle vecchie persiane.


E poi il vino nella brocca  e il profumo della  tavola imbandite, con il pane di grano duro in bella vista. E un rum, per finire le serate, degustato vicini al fuoco di una stanza spartana ma accogliente o su una veranda ; dove puoi parlare con altri avventori o semplicemente ascoltare in un angolo., volgendo lo sguardo da un’altra parte.


E le partenze all’alba, portandoti dietro l’odore e il ricordo dello sguardo obliquo di una passante, che hai sfiorato la sera prima al bancone del bar.


E la trepidazione al pensiero del tuo amore lontano, che ti aspetta al ritorno; a cui riservi pensieri speciali impressi su un taccuino che tieni sempre con te.


Momenti che cesellano la vita . Ricordi in solitaria, che scolpiscono il tuo tempo.


E le strette di mano,  gli abbracci indimenticabili e le amicizie di una notte,  preziose e senza nome-  E la promessa di un arrivederci , che quasi mai ci sarà.


Viaggi fatti ad occhi chiusi, preparati con cura, senza fretta. Piccoli gran tour dell’anima. Tentativi di fuga dai tempi bui, spesso senza meta, ma con mille nuovi luoghi da scoprire. Con la testa all’indietro, dentro un copricapo importante, che rende nobile il tuo viaggiare senza tempo.

 

Santino Gabrielli

 
 

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7/3/2016 - 8:14

AUTORE:
Marco

a casa , non è meglio !

6/3/2016 - 9:46

AUTORE:
P.G_

Ogni tanto me lo rileggo e mi sento bene, in pace. Mi figuro sempre di essere io il personaggio che parte, che assapora le piccole gioie di ogni giorno, di ogni situazione, sotto gli occhi di tutti ma così spesso disconosciute.
Come una continua avventura in cui tu sei l'assoluto protagonista, indipendente, solo con le tue sensazioni e i tuoi pensieri.
E un andare lento, finalmente, uno spazio di lentezza creativa in un mondo che ti spinge sempre di più ad accelerare, a correre, come se in fondo alla corsa ti aspettasse qualcosa di diverso dall'ansia e dalla continua insoddisfazione per quello che sei e per quello che fai.
Una parentesi forse romantica ma ristoratrice, una di quelle che ogni tanto bisognerebbe ritrovare nella nostra vita di ogni giorno.