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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Renato Raimo
"Silenzi di Guerra'

24/2/2016 - 15:32

"Silenzi di Guerra', nasce da un'idea di Renato Raimo.

Scritto da Federico Guerri, e adattamento alla scena dallo stesso Raimo. In scena Raimo interpreta il ruolo di Franco Ferrara, un padre che si muove sullo sfondo della prima geurra mondiale.

Con lui sul palco, musica live, la speciale partecipazione di Marco Lo Russo alla fisarmonica, che ha arrangiato le musiche originali di Andrea Marra.

 

Triplo appuntamento per la tappa al teatro Verdi di Pisa: 

 

Sabato 27 febbraio ore 10.00 matinèe per le scuole

Sabato 27 febbraio ore 21.00 serale in abbonamento 

Domenica 28 febbraio ore 17 pomeridiana in abbonamento.

 

Sinossi:

Il silenzio prima delle urla e dell’attacco, il silenzio prima e dopo le esplosioni, il silenzio di tutte le parole che i soldati, per paura o per troppa cura, non dicono. La Prima Guerra Mondiale è un deserto privo di parole, la trincea un luogo d’attesa.

La storia di un professore universitario che, per inseguire il figlio, porta i propri passi sulle orme dei soldati. Un Geppetto d’inizio Novecento che, per amore, entra di sua volontà nel ventre della Balena e sa raccontarcene ogni particolare. Renato Raimo – accompagnato dalla musica del maestro Marco Lo Russo – ci trasporta per mano, con umanità e crudeltà, nei tunnel e nelle trincee del primo conflitto mondiale e ce ne fa uscire cambiati.

A cento anni dalla Grande Guerra si rinnova il ricordo di coloro che si sacrificarono per la patria, costretti ad abbandonare gli amori, le madri e i padri, gli amici, la propria gioventù. Non retorica, ma un messaggio d’amore vero, valori veri non virtuali.

Una storia tra l'altro realmente avvenuta tra Pisa e Gorizia: protagonisti Gabriele Torelli e il figlio Ruggiero, allievo della Normale di Pisa e matematico, ovvero un padre che si vide portare via l'amato figlio dalla "grande guerra", e in memoria del quale donò i suoi libri all'università di Pisa e istituì anche un premio. Vicenda a testimonianza della quale esiste una targa all'interno della Sapienza di Pisa. Lo spettacolo di giovedì 19 sarà invece dedicato a Ilvo Valori, giovanissimi cecinese caduto della prima guerra mondiale.

 

“Silenzi di guerra' è anche un doppio libro: Federico Guerri, l’autore della pièce originale, ha raccolto in una trilogia dei monologhi di guerra dal titolo “Teatri di Guerra”, mentre l'adattamento per la scena firmato da Renato Raimo ha ispirato un editore di Roma che ha visto lo spettacolo e ha pensato di farne un testo per una collana.

Il libro “Silenzi di Guerra” è in uscita e sarà presentato in anteprima a Pisa il prossimo 23 febbraio, alla vigilia dello spettacolo in stagione al teatro Verdi.

 

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