Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Si chiama Maja squinado, ma tutti la conoscono come gran-ceola, nome veneto ottenuto da granchio e cipolla. Il nome latino universale invece deriva da Maja ninfa amante di Giove, o dea della primavera moglie di Vulcano o dea dell’acqua nutrice (ma-ia, ma-ma, nome onomatopeico usato dai neonati) e dalla quale deriva il mese di maggio.
Un dubbio su quello della specie, squinado. A me parrebbe derivato da spine dato che il carapace dell’animale, caratterizzato, oltre dalla presenza di alghe, dalle sue lunghissime zampe anteriori munite di piccolissime chele, ha molte asperità simili a spine.
Cercando in qua e in là, vengo a scoprire che il catalano-provenzale esquina significa angolo, spigolo.
Ci siamo comunque.
Questo gran-mostro, proveniente dagli scogli della Meloria o dal relitto dello Ship, è davvero una gran-ceola o sono io che ho preso un gran-de gran-chio?