Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
PISA
COMUNICATO STAMPA
PRIMARIE A VECCHIANO: COSA HANNO FATTO IN QUESTI ANNI I CANDIDATI PER ARRESTARE IL DECLINO DEL COMUNE?!?
Si celebrano le primarie del PD anche a Vecchiano. Di solito, quando un suo sindaco ha svolto bene il primo mandato, Renzi e compagni non scelgono il candidato con questo strumento: l’ha ripetuto proprio ieri anche il primo cittadino di Lucca Tambellini. Pertanto, quello del no a Lunardi per la candidatura al secondo mandato suona come una bocciatura a tutti gli effetti! Tragico è, però, che le primarie del 6 marzo sono tra due persone che sono corresponsabili della politica fallimentare delle amministrazioni degli ultimi vent’anni… per questo, ci sentiamo in obbligo di ricordare agli elettori di Vecchiano che, primarie o no, non basterà avvicendare gli uomini per risolvere i problemi amministrativi: occorre cambiare l’intero sistema, che ormai da troppo tempo è dello stesso “colore”, un rosso tendente al grigio che troppi danni ha fatto al tessuto economico e sociale vecchianese.
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ritiene che il comune si sia caratterizzato per la volontà scientifica di respingere investimenti enormi e quello sviluppo che avrebbe portato centinaia di posti di lavoro, innescando un meccanismo virtuoso che tanto bene avrebbe fatto al territorio. Il PD si è rivelato spesso il partito del no: a Vecchiano più che mai! Non c’è, dunque, da cambiare soltanto una persona, ma un’intera classe di governo!
Le colpe a Vecchiano le conoscono anche i sassi. La colpa più grave è sicuramente il no a Ikea: ne hanno parlato in tutto il mondo, da Barroso al New York Times, dalla BBC alla CNN. Una brutta figura internazionale. Un no squisitamente ideologico, con un progetto bloccato per 6 anni, e un annuncio arrivato 5 minuti dopo la chiusura delle urne: una vicenda farsesca e una scelta politica anticostituzionale, considerato il danno al diritto sancito dall’articolo primo della Costituzione! Buttati al vento 1000 posti di lavoro: è stato negato un futuro a tanti giovani del territorio e alle loro famiglie, anche perché quel benefico effetto calamita che il progetto Ikea (che non prevedeva, come poi è accaduto a Pisa, soltanto lo store, ma anche impianti per la produzione) avrebbe determinato, con l’indotto e arrivi di altre aziende, magari italiane, con un ulteriore indotto di servizi e altre centinaia di posti di lavoro.
Il Coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni non si ferma qui: “I disastri dell’amministrazione rosso-grigia non si limitano certo al mancato arrivo di Ikea: ci vorrebbe un tesi di laurea per approfondire: mi limito a prendere spunto dal programma di mandato di Lunardi, un libro dei sogni… svaniti! A livello di infrastrutture, uno dei punti salienti era la “messa in sicurezza con la rotonda” dell’incrocio tra l’Aurelia, l’uscita dell’autostrada e via Traversagna, che doveva prevedere anche un nuovo accesso alla via per il mare. Un’opera fondamentale, della quale non c’è neanche l’ombra. E poi ancora i problemi legati all’assetto idrogeologico del territorio, il contrasto alla prostituzione, la sicurezza, la moria delle attività commerciali, la morte del lago di Massaciuccoli e della pineta e del Parco”.
La domanda sorge spontanea -conclude Bedini- : “Dov’erano i candidati alle primarie del PD quando dal loro partito venivano dati a Vecchiano e ai suoi cittadini tutti questi schiaffoni?!?”.