Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ex Granduca, l'amministrazione comunale costringe tutti e tutto all'attesa
Lettera aperta ai lavoratori ed alle lavoratrici dell'Ex Granduca e ai cittadini Sangiulianesi
Nel vivo dell'ultimo Consiglio Comunale (2 marzo) è stata presa in considerazione e bocciata la proposta che avevamo presentato per dare un'alternativa al declino dell'ex Hotel Granduca e soprattutto a tutta San Giuliano.
Nessuno vuole arrogarsi il merito di aver presentato la soluzione delle soluzioni. Ciò che si voleva fare era, quanto prima possibile, tentare di riaccendere le luci su quello squarcio nel cuore del capoluogo e immaginare, assieme alle altre forze politiche, una via di fuga che ne evitasse il lento ma inesorabile declino.
Non ci siamo riusciti e siamo pronti ad assumerci buona parte della responsabilità. Non siamo stati convincenti nello spiegare come volevamo, l'alternatività del modello proposto; nessuno voleva cancellare la funzione ricettiva della struttura. Volevamo bensì che, dimostrando piena disponibilità al tribunale fallimentare alla soluzione dello spacchettamento, si moltiplicassero e non di poco le occasioni per il rilancio dell'area. Volevamo in tutte le maniere che la rinascita economica dell'esperienza turistica così pensata più di vent'anni fa (quando l'idea di accoglienza era radicalmente diversa e non si trovava a dover fronteggiare la concorrenza dei modelli micro-imprenditoriali di accoglienza diffusa) si aggiornasse alle reali necessità del nostro territorio. Volevamo inoltre prevenire lo sfacelo. Quello di decine di altre strutture simili che, nel raggio di pochi kilometri, versano in stato di abbandono o vivono, fortissime, le difficoltà di quel modello d'impresa.
Non ci siamo riusciti. Non perché vi fossero visioni differenti. Non perché ci fossero contrarietà alla nostra proposta in termini di sostenibilità.
Non ci siamo riusciti per la protervia e superbia manifestata dal Sindaco e mal contenuta dalla sua maggioranza che nell'occasione, di fronte alla proposta, si è arroccata su tecnicismi e ripicchine infantili.
Un atteggiamento che per noi è la cartina di tornasole di una debolezza cronica. La debolezza di chi si è lanciato nei personalismi sfrenati, nella coltura dei rapporti fra potere e, loro malgrado, postulanti cittadini, e paga oggi l'incapacità di tener fede a tutte le promesse. Alle troppe promesse.
Non ci credete? Ascoltate la registrazione della seduta sul sito del Comune dal minuto 3:45:00.