Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Massimiliano Angori sarà il candidato del Partito Democratico alle prossime votazioni per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Vecchiano. Ha ottenuto un buon successo numerico ottenendo quasi il 60% dei consensi. Una vittoria forse inaspettata essendo nata da una autocandidatura mentre il suo partito, quasi all’unanimità, aveva scelto un altro candidato alla carica di sindaco.
Guardando i numeri si nota sicuramente il grande contributo alla sua elezione dato dalla frazione di Nodica, una votazione plebiscitaria e numericamente importante da attribuirsi in parte a partigianeria, campanilismo e in parte semplicemente a stima personale ma direi non esclusiva per il risultato. Anche nelle altre frazioni Angori è stato ampiamente votato, a Filettole addirittura ha ottenuto più voti del concorrente Meciani. A Migliarino e Vecchiano non ha prevalso ma ha ottenuto un discreto numero di voti che, sommati a quelli della sua frazione, lo hanno portato alla vittoria.
Credo che il suo partito sia rimasto deluso dall’esito delle votazioni per le primarie visto che la scelta era stata diversa e la candidatura Angori nata solo da una scelta personale ma questo è il bello della democrazia, che chi prende anche un voto in più vince la competizione.
Angori sarà il nuovo candidato a sindaco del comune di Vecchiano. Il partito non potrà fare altro che prenderne atto e coagularsi di fronte al candidato prescelto perché ora si tratta di vincere la partita più importante e cioè le elezioni amministrative.
La saggezza del nuovo candidato si vedrà subito alla prima prova, quella della scelta dei consiglieri candidati alle elezioni. Se pur nel solco della continuità egli sa benissimo che se non vuole disperdere un patrimonio in termini elettorali dovrà tenere conto del desiderio di molti di vedere un certo rinnovamento nelle file dei candidati prescelti.
Poi chi vivrà vedrà.
Il nostro giornale (attraverso la mia testimonianza) si associa a tutti coloro che si saranno complimentati con Massimiliano Angori facendogli gli auguri per la sua vittoria e, nel caso di una sula elezione, di una buona e proficua legislatura.